“Il sorriso della fantasia”, coraggio e sensibilità di Antonietta Dembech

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Stato Donna, 8 novembre 2022. Un’autrice ortese e le sue opere: un fatto locale il cui spessore culturale ha acquistato nel tempo valore e riconoscimenti internazionali. È la vicenda di Antonietta Dembech, scrittrice e poetessa che ha conosciuto difficoltà e sacrifici nella parabola della sua vita, e che ieri sera ha presentato, presso il palazzo exGesuitico, la sua ultima fatica letteraria, “Il Sorriso della Fantasia”, un romanzo coraggioso che affronta il tema della violenza fisica e psichica nei confronti degli adolescenti.

Un libro che, partendo da storie singole e particolari, spinge a riflessioni più ampie, generali e collettive, su quello che manca nella società di oggi e su quello che è andato, forse, perduto.

Da sempre animata da una grande passione per la letteratura, nel corso degli anni Antonietta Dembech ha partecipato a diversi concorsi letterari, ricevendo riconoscimenti  anche da nomi importanti nel panorama culturale italiano, come il paroliere Mogol.

La presentazione presso il palazzo ex Gesuitico di Orta Nova

Nel 2019, inoltre, la scrittrice ha  vinto il Concorso Internazionale “Salvatore Quasimodo” e, anni prima, aveva già ricevuto il primo premio nel Concorso di poesie a Corinaldo, in provincia di Brescia.

L’autrice ortese ha raccontato, nel corso della serata all’exGesuitico, di essersi avvicinata alla scrittura in un periodo della sua vita in cui era sola e comunicava “con il silenzio, come con una persona, colma di un’eternità di amarezze”. E proprio in quei giorni, ad un certo punto, “allineai un po’ di fogli” le sue parole “e affidai i miei pensieri alle righe di quelle pagine che mi stavano davanti”. Da allora, i testi della scrittrice ortese ne hanno fatta di strada: oggi, infatti, i suoi libri sono presenti in biblioteche nazionali, quali la Biblioteca Centrale di Firenze, la Biblioteca Alessandrina e la Biblioteca Centrale di viale Castro Pretorio di Roma. Non solo.

Antonietta Dembech è stata annoverata tra i grandi scrittori della Letteratura Italiana, come scrive la Aletti Editore, e una delle sue opere, la raccolta di poesie “Tra Cielo e Terra”, è stata diffusa in oltre 82 paesi nel mondo ed è reperibile in importanti librerie, come Rizzoli, San Paolo, Mondadori, e tante altre.

Nel romanzo “Il Sorriso della Fantasia”, Antonietta Dembech usa parole alternative e ne inventa di nuove, in un gioco costante di sperimentazione linguistica  attraverso cui mira a dare voce ai pensieri che attraversano il suo cuore prim’ancora che la mente, e a dare luce ai molteplici colori e alle variegate sfumature del suo “sensibilissimo animo che merita di essere conosciuto”, come ha affermato l’assessore all’Istruzione e ai Servizi Sociali, Dora Pelullo, intervenuta all’evento.

Inoltre, nel suo libro presentato ieri sera, Antonietta Dembech, rivolge la sua principale attenzione ai bambini,  facendo notare come essi, oggi forse più di ieri, vivano un tempo di violenza nel quale i loro reali bisogni, educativi e sanitari, siano dimenticati, mettendo a dura prova la loro esperienza di vita.

“Ho trascorso una bellissima infanzia” le sue riflessioni nella sala dell’exGesuitico “e per me è qualcosa di assurdo che tanti bambini siano maltrattati, strappati dalla loro terra  e che a tanti altri sia negata la luce”. Toccanti, poi, le parole con cui Antonietta Dembech ha voluto ricordare il fratello, prematuramente scomparso in circostanze particolari, e la cui figura ella ha dipinto “a vivaci colori” nel suo libro, come nel suo cuore.

“Mio fratello era un buono”, la sua sottolineatura nel corso della presentazione “E in un punto del mio romanzo sono schedati da me coloro che han fatto del male a Tonino. Uomini crudeli che hanno fatto scempio della sua vita”.

La vicenda letteraria di Antonietta Dembech mostra un’altra faccia di Orta Nova, capace di dare ristoro e speranza. Una faccia diversa rispetto a quella a volte violenta e tragica che spesso, negli ultimi anni, ha fatto balzare agli onori della cronaca la cittadina capofila dei Cinque Reali Siti, come ha fatto notare l’assessore alla Cultura Francesco Grillo.

È la storia “della parte di Orta Nova che si prepara, che studia” ha evidenziato il moderatore della serata, Annito Di Pietro, presidente dell’associazione L’Ortese, “e che, credendo nei sacrifici e nella fatica quotidiana scandita dal tempo e dalle attese, raggiunge i suoi risultati, portando lustro al proprio territorio”.

Daniela Iannuzzi, 8 novembre 2022