Prof sferra un pugno a un alunno, la madre: “Anche mio figlio ha sbagliato”

1

Stato Donna, 4 novembre 2022. È successo a Pontedera, in provincia di Pisa. Un alunno sta vicino alla cattedra del prof, a quanto pare lo deride con smorfie, il docente perde la pazienza e gli sferra un pugno dritto nello stomaco (video Ansa nel testo). I genitori del ragazzo hanno presentato una denuncia mentre il professore è stato sospeso in via cautelativa.

In un’intervista al Tirreno il prof si difende: “Quel video è un tranello”, forse ritiene che sia stato girato per cogliere, appunto, le sue reazioni e riprenderle.

Ha fatto anche discutere la risposta della madre, sempre al Tirreno: “Alla base c’è un comportamento sbagliato di mio figlio, che va a saltellare alle sue spalle, alla cattedra, per fare il buffone con i compagni di classe. L’ho punito cancellando il suo regalo di compleanno. Ora non merita alcun premio. Se fosse stato seduto al banco come i suoi compagni non sarebbe successo niente”, aggiunge.

È intervenuto anche il ministrao Matteo Salvini  che riprende la parole di sua madre: “Se tu non avessi fatto il buffone per far ridere i compagni di classe, non sarebbe successo nulla”, e lo rimprovera. La violenza non è mai la soluzione e va sempre condannata, ma un applauso a questa mamma che non si è limitata all’apparenza e ha riconosciuto l’errore del figlio, educandolo (non così scontato al giorno d’oggi)”.

Sui social spiccano le tifoserie, e addirittura c’è chi si schiera nettamente con il prof, solidarizzando con il pugno, chi articola su questo un ragionamento: “Non voglio giustificare il prof. di Pontedera, ma se al liceo mi fossi comportato come questo ragazzo con un mio insegnante, la prima rotta di ossa l’avrei ricevuta da mio padre a casa”.

È recente l’episodio degli alunni che hanno sparato alla prof in class con una pistola ad aria compressa e hanno avuto 5 giorni di sospensione. Oppure del docente picchiato, da due bellimbusti entrati in aula, perché avrebbe detto qualcosa di errato, secondo loro, a un’alunna. Tempi difficili per la scuola, certamente, ma poi ognuno risponde, personalmente, delle proprie responsabilità.