Stato Donna, 31 ottobre 2022. “Siamo un po’ come dei preti noi musicisti, officiamo la nostra messa, cantiamo inni a Rachmaninov, santifichiamo Stravinsky, ci affidiamo a Beethoven”. Con queste parole Gianna Fratta, musicista e direttrice d’orchestra, annuncia il concerto che si terrà il 3 novembre al teatro U. Giordano di Foggia. Cavalleria Rusticana verrà rappresentata anche a Palermo il 18 e 19 novembre (musiche di Puccini, con Toni Servillo voce recitante al Politeama Garibaldi) e il 25 novembre al Teatro Verdi di Trieste (musiche di Rachmaninov, Stravinsky, Zemlisky).
“Abbiamo i nostri fedeli- prosegue Fratta- quel pubblico che si siede e ascolta in silenzio la parola di Bach e il vangelo secondo Mozart. Non sono blasfema: il concerto è un rito. Sempre e comunque. Invece che dire Amen, i nostri fedeli applaudono. Sono in silenzio, come si conviene al rito del concerto e noi musicisti ci arrabbiamo se squilla un telefono o qualcuno parla. Siamo impietosi con tosse e starnuti. Perché un rito è un rito. Ha le sue regole. E vanno rispettate. Quello che accade prima, dopo, fuori, non conta. Si discute altrove, perché il concerto è il concerto e quando il sipario si alza il nostro rito musicale ha inizio, fatto di musica, comportamenti e, perché no, abbigliamento”.
Proseguendo con il paragone, spiega: “I nostri frac o i nostri abiti eleganti sono come tuniche e paramenti. Vestirci in un certo modo non è un gesto, è un pensiero. Il pensiero di presentarci con rispetto e dignità, con eleganza e stile, davanti alle nostre partiture, ai capolavori che presentiamo, da una parte, e davanti al nostro pubblico, dall’altra. Mi piace pensare che noi musicisti ci inchiniamo davanti alla musica non solo ben preparati, ma anche ben vestiti”.
“Cavalleria Rusticana” al teatro Giordano di Foggia è l’ottavo appuntamento della prima stagione concertistica dell’orchestra stabile Ico Suoni del Sud e andrà in onda in forma di concerto. L’opera in un unico atto di Pietro Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga, sarà raccontata dal cantattore Cristian Levantaci, che accompagnerà il pubblico nella appassionate vicenda ambientata nella Sicilia di fine Ottocento, con scenografie e costumi che enfatizzeranno le emozioni prodotte dalla suggestiva rappresentazione.
La storia di amori e tradimenti sarà interpretata da un cast di cantanti d’eccezione: Tina D’Alessandro (Santuzza), Ugo Tarquini (Turiddu), Pedro Carrillo (Alfio), Angela Bonfitto (Lola) e Michela Iallorenzi (Mamma Lucia).
Maestro concertatore sarà Gianna Fratta, direttrice d’orchestra e pianista di fama internazionale. Dal maggio 2021 è direttrice artistica della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, presso il Politeama Garibaldi di Palermo e ha all’attivo numerose incisioni discografiche.
Ad arricchire l’atmosfera saranno gli elementi scenici di Giuseppe Grasso, i costumi della Sartoria Shangrillà e le luci e l’audio gestiti dalla Sps (Servizi per lo spettacolo) di Massimo Russo.
“Siamo particolarmente orgogliosi di questa proposta musicale – dichiarano la presidentessa dell’Associazione Suoni del Sud, Libera Granatiero, e il responsabile Gianni Cuciniello – perché si tratta di un progetto prestigioso, interamente made in Foggia, che coinvolge alcune delle eccellenze artistiche del nostro territorio. Siamo certi che il pubblico resterà affascinato dalla riproposizione di questo capolavoro italiano”.
La Prima stagione concertistica è organizzata dalla Ico Suoni del Sud in collaborazione con il Teatro “Umberto Giordano” e il Conservatorio Giordano, con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Foggia.
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