Stato Donna, 24 ottobre 2022. Luciana Littizzetto nella trasmissione Che tempo che fa su Rai 3 e si rivolge al senatore Maurizio Gasparri che chiama Gaspi, per parlare di aborto e della sua proposta di legge sui diritti del concepito.
“La legge 194 sul diritto all’aborto è una buona legge, ma se cominci a metterci mano, se la svuoti, crolla l’equilibrio. Non è una quisquilia, basta un attimo per tornare indietro, al ferro da calza. Questa legge non si tocca perché non è tua, non è mia, non è di destra o di sinistra ma di tutte le donne”.
E poi Littizzetto pone delle domande: “Chi siamo noi per giudicare il diritto all’aborto di una donna che ha subito violenza, o una di una ragazzina di 15 anni, o di una donna sola, senza soldi, con altri figli che già che non riesce a sfamare, di una donna a cui il medico ha detto che il bambino che sta crescendo in lei avrà una vita di sofferenza?”
Uno dei post scriptum è quello di “provare a fare a scuola una serie educazione sessuale e sentimentale, fatta bene, diretta, senza pruderie. Così diminuirebbero non solo gli aborti ma anche le malattie sessualmente trasmissibili che colpiscono soprattutto i più giovani e sono un problema”.
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