Ilaria Agricola, 19 anni, di Torremaggiore, una delle prof più giovani d’Italia

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Foto: orizzonte scuola

Stato Donna, 6 ottobre 2022. Ilaria Agricola, 19 anni, pugliese di Torremaggiore, si è diplomata all’Istituto socio sanitario Ipsia Antonio Pacinotti di Foggia indirizzo Ottico. Da settembre scorso è Itp (insegnante tecnico pratico) nel Laboratorio di Ottica ad Ancona, presso l’Istituito d’istruzione superiore “Podesti-Calzecchi-Onesti”. Un passo brevissimo dal diploma al lavoro, un’esperienza riportata dal giornale specializzato Orizzonte Scuola, che l’ha intervistata in quanto è una delle insegnanti più giovani d’Italia.

Appena ha saputo della chiamata per un incarico annuale ha subito scritto un messaggio alla dirigente scolastica del Pacinotti, Maria Antonia Vitale, per condividere con lei la soddisfazione. Perché?  le ha domandato il giornale. “Perché è stata sempre vicina agli studenti e fiera di ogni nostro obiettivo raggiunto. Qualsiasi problema avessimo avuto sapevamo di poterle scrivere e lei ha sempre trovato una soluzione per noi studenti. Quindi sapevo che se le avessi dato questa notizia lei sarebbe stata contenta. Anche perché io devo tutto alla preparazione che mi hanno dato i docenti di una scuola da lei gestita”.

Si è iscritta all’università e frequenta Biologia molecolare, la chiamata a scuola è arrivata successivamente. Dunque la giovanissima insegnante concilia il lavoro della supplenza annuale con l’impegno universitario.

Insegnare era il suo grande desiderio, “dall’età di 16 anni” quando frequentava la terza superiore del Pacinotti, dice a Orizzonte scuola. “Non mi aspettavo che mi avrebbero chiamata a questa età, ma non ho avuto dubbi nell’accettare. Ho pure contattato per un confronto tutti i miei insegnanti della materia, Laboratorio di Ottica, presso la scuola dove mi ero diplomata, e mi hanno consigliato di non rinunciare, peraltro si trattava di una supplenza annuale. E sempre sotto il loro consiglio ho accettato di iniziare questo percorso”.

La sua giovane età non è stata un problema, dice la prof, né nel rapporto con i colleghi della scuola, “che pian piano mi hanno dato fiducia anche perché so gestire gli alunni”, sia con gli alunni stessi. Molti di loro hanno solo qualche anno in meno, non ha le ultime classi, altrimenti sarebbe stata quasi loro coetanea, se non più piccola. “Io vado incontro ai ragazzi, essendo una ragazza giovane comprendo i loro problemi. So per esperienza diretta, da ex studentessa, che la classica lezione talvolta annoia, specie nelle ultime ore della mattinata, e cerco di trovare le giuste alternative”.

Quando ha due ore buche nella scuola fa un salto all’università, per seguire le lezioni, se riesce. In caso contrario, ha chiesto ai professori dell’università se potevano registrare le lezioni e loro le sono venuti incontro. “Quando i miei prof hanno saputo della mia assunzione a scuola, sono rimasti colpiti e mi hanno detto che non avrei dovuto farmi sfuggire questa opportunità. Hanno pure molto apprezzato il fatto che io non abbia lasciato l’università. Pure la scuola mi appoggerà per i permessi che serviranno per sostenere gli esami in facoltà”. Auguri, Ilaria, giovane prof di Torremaggiore, dal Pacinotti di Foggia alla cattedra di Ancona.