I jeans sbottonati che fanno tendenza anche con qualche chilo in più
Stato Donna, 5 ottobre 2022. Ci ha visti perplessi questa tendenza. All’inizio soprattutto. Perché per noi di una certa età il jeans slacciato era quello di uno zio un po’ sovrappeso dopo il pranzo della domenica o dopo il cenone del 24 dicembre, leggero si sa perché a base di pesce, dove “leggero” deve essere però declinato secondo le regole del nostro Sud, e quindi il pesce va benissimo purché sia fritto, come le pettole che non possono mancare avendo il compito di sostituire il pane.
Che poi è così buono il nostro pane, come puoi non portarlo a tavola? Comunque, lo zio dicevamo. Quello che, a fine pasto si faceva prendere un po’ dall’abbiocco postprandiale, nonostante le chiacchiere delle donne intorno a lui e i bambini che correvano intorno al tavolo. Lo zio che si appoggiava un attimo che durava un’ora sul divano e prima, con classe ed indifferenza, slacciava il bottone del pantalone che tirava giusto un po’.
Per questo all’inizio siamo rimasti a guardare queste ragazze che slacciano il bottone del jeans, invocando la libertà di farlo. E già ci piace di più, se parliamo di libertà, e le guardiamo con maggiore interesse anche noi, più pragmatici e cresciuti con adulti, genitori professori educatori, che spesso quando chiedevamo “perché?” rispondevano “perché no” e non serviva nemmeno il punto esclamativo a determinare l’assolutezza della frase minima ma esaustiva e non c’era troppo margine di trattativa. E forse per questo poi abbiamo fatto il contrario con i nostri figli e sin da piccoli li abbiamo abituati alla discussione e al confronto e diciamo la verità, forse qualcuno si è fatto prendere la mano, anche. Comunque abbiamo insegnato loro a guardare oltre ed attraverso la realtà, oltre il fenomeno inteso come ciò che appare.
Ma noi invece facciamo un po’ di fatica, dobbiamo riflettere più a lungo, abbiamo retaggi e qualche pregiudizio. E così ci abbiamo messo tempo a comprendere quanto quel bottone slacciato rivendichi la possibilità di non avere addominali scolpiti ma pance morbide, laddove morbide significhi non avere la fissazione della forma fisica e accettare ed anche esibire una curva fisiologica che è sempre piacevole. Senza dimenticare che la body positivity deve sempre avere un occhio attento alla salute e mai giustificare le sregolatezze che niente hanno a che fare con il genio.
E allora ben vengano questi jeans slacciati che partono dalle strade di New York, fucine instancabili e inestinguibili di tendenze che poi arrivano, oggi grazie ai social in tempo reale, anche nei nostri armadi pur senza passare dalle passerelle. Perché non sono più solo gli stilisti a dettare legge, ma sono le persone che ispirano e suggeriscono, anche nell’ottica di una sostenibilità che mi impedisce di buttare un pantalone che magari mi va solo un po’ strettino ma che è ancora nuovo.
Allora cambia la mia percezione del jeans slacciato che non è trasandatezza ma consapevolezza e può non piacere, ma se siamo onesti, non possiamo non ricordarci di quei pantaloni a vita bassa che abbiamo usato per anni, e che ci impedivano di raccogliere le cose che cadevano a terra, pena l’esibizione di gluteo piccolo e grande, intesi come muscoli, e senza distinzione di sesso, in questo eravamo avanti.
Facciamo ammenda signori generazione X e boomer, e guardiamo con maggiore indulgenza questi body o questi tanga che sbucano dal cintino, onestamente molto più discreti della biancheria intima che, nel migliore dei casi, esibivamo noi. E ricordiamo con tenerezza quello zio un po’ sovrappeso che magari oggi non c’è neanche più, e comunque mai avrebbe immaginato di creare tendenze grazie ad un piatto abbondante di spaghetti con i pomodorini e le acciughe.
Simonetta Molinaro, 5 ottobre 2022