“Questa notte parlami dell’Africa”, storia di amicizia fra Kenya ed Europa

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Foto: bestmovie.it

Stato Donna, 1 ottobre 2022. È il racconto dell’amicizia tra due donne, Emma e Nuri, distanti per cultura, una europea e l’altra africana, ma molto simili nel loro bisogno di libertà. Il film “Questa notte parlami dell’Africa” è girato tra la Puglia e l’Africa, in uscita il 27 ottobre nei cinema di tutta Italia.

Emma, un avvocato nel pieno di una profonda crisi personale, dopo la perdita della madre, decide di lasciare l’Italia per l’Africa. Qui ritrova la sua vecchia amica Fé, grazie alla quale entra in contatto con un’associazione di attivisti impegnati nella salvaguardia degli animali e delle popolazioni locali. Fondatore dell’associazione è Dylan, personaggio misterioso, per il quale Emma nutrirà fin da subito una forte attrazione.

Nuri, una giovane africana, figlia di una famiglia musulmana molto rigida, impiega tutto il suo tempo libero nella lettura, di nascosto dai genitori. Per Nuri, i libri sono l’unico mezzo per viaggiare e conoscere il mondo. La ragazza ottiene finalmente il permesso di lavorare qualche ora nella biblioteca scolastica del villaggio e qui incontrerà Emma e Finn, giovane attivista dal passato burrascoso.

Negli scenari meravigliosi e contraddittori del Kenya, dove la bellezza si mescola alla corruzione e al bracconaggio di elefanti per il mercato dell’avorio, l’incontro tra Emma e Nuri spingerà entrambe a mettere a fuoco le loro paure e i loro desideri. Le due donne, così distanti per cultura eppure così simili nel loro bisogno di libertà, affronteranno vicende pericolose ed intricate, fino alla scelta cruciale.

Il film è tratto dal romanzo “Questa notte parlami dell’Africa” di Alessandra Soresina (Ediz. Piemme) per la regia di Carolina Boco & Luca La Vopa, con Roberta Mastromichele, Corrado Fortuna, Diane Fleri, Marlon Joubert, la debuttante kenyana Grace Neema Enock (Kache OG Ben) e in un cameo anche Maria Grazia Cucinotta. È prodotto dal molfettese Corrado Azzollini per Draka Production con il contributo di Apulia Film Commission.