Maria Sole Ferrieri Caputi prima donna arbitro in serie A
Stato Donna, 1 ottobre 2022. La partita di calcio è Sassuolo-Salernitana in programma domenica 2 ottobre, un match come un altro di campionato ma con una storica novità nel calcio italiano. Ad arbitrarla sarà una donna, Maria Sole Ferrieri Caputi. È la prima volta, infatti, che una donna arbitro esordisce nella massima categoria.
32 anni, di Livorno nata da genitori pugliesi, aveva già arbitrato in serie B e in coppa Italia, partita Cagliari-Cittadella, divenendo il primo arbitro donna della storia del calcio italiano a dirigere una partita ufficiale di una società di Serie A.
L’anno prima era divenuta internazionale esordendo in campo europeo, incontro tra Scozia e Cipro valevole per le qualificazioni al campionato europeo di calcio femminile 2022 e, due mesi dopo, per la stessa competizione, la partita Macedonia del Nord-Serbia.
Il 1º luglio 2022 l’AIA ne ha comunicato ufficialmente la promozione alla CAN, rendendola la prima donna di sempre ad approdare nel massimo organico nazionale. Il 2 ottobre 2022, per lei, è già scritto.
Nella vita ha una laurea triennale in Scienze politiche e relazioni internazionali conseguita all‘Università di Pisa e una laurea magistrale in Sociologia all’Università degli Studi di Firenze. Attualmente è ricercatrice alla Fondazione Adapt (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del lavoro e sulle Relazioni Industriali) e contemporaneamente dottoranda all’Università degli Studi di Bergamo.
Sui social e sui media non solo sportivi, è un tripudio di complimenti per lei. C’è anche qualche messaggio politico che gioca sulla consonante. “Par(t)ita di genere”, scrive il Psi di Reggio Emilia a proposito della prima volta per una donna arbitro in serie A. “Tanti giornalisti e direttori hanno deciso di dare spazio alla notizia su carta stampata- questo il post della sezione- on line e nei tg nazionali, come se si trattasse di una moderna scoperta scientifica, quando, invece, nel 2022, dovrebbe essere una cosa normale. Sì, normale! Siamo felicissimi che un’altra barriera del maschilismo ultra millenario cada, ma come oggi è normale vedere una donna lavorare, guidare un’auto o gestire un’azienda, dovrebbe essere normale che una donna possa arbitrare una partita di calcio senza che questo faccia notizia o desti scalpore”.
D’effetto anche il titolo del TirrenoToscana nella pagina sport: “Da stasera fischio io: Maria Sole Ferrieri Caputi la prima arbitra in serie A”.
A sottolineare l’assoluta novità per l’arbitra della serie A è Alfredo Trentalange, presidente dell’Associazione italiana arbitri (Aia) nella conferenza stampa che si è svolta presso la Figc di Roma: “Questo è un momento storico, la designazione di Maria Sole Ferrieri Caputi è arrivata per merito e capacità, si è guadagnata questo risultato. Stiamo parlando di impegno e professionalità, perché siamo profondamente convinti che non debba essere dato per privilegio quello che spetta per diritto. L’esordio in Serie A del primo arbitro donna, per il quale sono emozionato e soddisfatto, rappresenta il successo del lavoro sul movimento arbitrale femminile su cui puntiamo molto con 1700 ragazze in organico”. La Can (Commissione arbitri nazionale) sta puntando sugli arbitri giovani, e anche di questa politica di spazio alle nuove leve si è parlato in conferenza stampa.