Auguri Sophia Loren! La diva del cinema italiano compie 88 anni

Stato Donna, 20 settembre 2022. Per la prima volta un documentario della Rai in onda stasera racconta Sofia Loren che oggi compie 88 anni. La produzione mette insieme con passione e cura archivi straordinari che mostrano un ritratto inedito dell’attrice nata a Roma nel 1934. Un viaggio alla scoperta del mito di un’attrice unica, e della sua vita, narrata da lei stessa in prima persona, attraverso materiali di repertorio, foto rarissime, filmati inediti, interviste radiofoniche e televisive, italiane ed internazionali, con il commento di sei attrici italiane che con la Diva hanno un rapporto personale di stima ed amicizia.

Diretto da Marco Spagnoli – già candidato tre volte al David di Donatello per il miglior documentario e vincitore di un Nastro d’Argento- scritto da Simona Sparaco e dallo stesso Spagnoli e prodotto da Marco Durante, Presidente di LaPresse, con Rai Documentari e Luce Cinecittà, “Sophia!” andrà in onda stasera su Rai 1 giorno del compleanno della Diva ed è stato presentato in anteprima nazionale ieri a Napoli, al Galà del Cinema e della Fiction.

“Sono molto orgoglioso che l’avventura de LaPresse nel campo della produzione audiovisiva – ha detto Marco Durante – inizi raccontando la carriera della più grande diva del cinema italiano. Sono contento che in questa avventura abbiamo potuto coniugare la grande tradizione professionale della nostra azienda con l’entusiasmo e la passione del regista, degli sceneggiatori e di tutto il team, in collaborazione con le più importanti realtà dell’industria culturale audiovisiva italiana come Rai Documentari e Luce Cinecittà.”

Impreziosito dall’archivio fotografico e video de LaPresse, che solo dell’attrice vincitrice di due Oscar possiede 19000 scatti, “Sophia!” è la narrazione intima ed epica della nascita e dell’affermazione di una grande attrice: l’amore per Carlo Ponti, il flirt con Cary Grant, la devozione per Vittorio De Sica, l’amicizia e la complicità professionale con Marcello Mastroianni, la caparbietà con cui ha voluto a tutti costi diventare madre, la vittoria di molti premi internazionali, ne fanno l’ultima grande Diva del cinema internazionale, icona dell’eccellenza italiana amata in tutto il mondo.

Seguendo Sophia Loren nel corso del tempo, il docufilm spazia dall’Italia della Seconda Guerra Mondiale ad oggi, tra miserie e splendori, povertà e ricchezza, vivendo da vicino la favola di una sorta di Cenerentola post moderna, determinata non solo ad essere brava ma perfetta in ogni cosa, al punto di ricevere un premio insieme a Walt Disney, di essere diretta da mostri sacri come Charlie Chaplin, Stanley Donen e Robert Altman e di lavorare al fianco di divi come Marlon Brando, Charlton Heston, Peter Sellers.

Un film documentario nato per celebrare la carriera e il mito stesso di questa grande attrice e del suo immenso fascino e talento che si avvale anche della testimonianza di sei attrici che, oltre ad essere cresciute nell’ammirazione della Loren, ne raccontano e analizzano l’eredità artistica e – in un certo senso – spirituale: Claudia Gerini, Matilde Gioli, Margareth Madè, Ludovica Nasti, Lina Sastri e Valeria Solarino.

Il tutto in un ‘non luogo’ come gli Studi di Cinecittà, che della giovane Sophia furono, in un certo senso, la culla artistica. È qui che la si vede camminare con un abitino rosso, giovanissima, ignota e speranzosa, ed è ancora qui, oltre sessant’anni più tardi, che altre attrici riflettono sulla sua figura, le sue qualità uniche e fuori dal tempo.

Bellezza, fascino, rigore, resilienza, senso della famiglia, lealtà, onore, disciplina costituiscono le dimensioni narrative di un racconto unico ed emozionante che ha al centro una grande Diva che ha saputo essere, prima di tutto, una grande donna, insuperata, insuperabile, diventata un’icona italiana del cinema internazionale, cui tutti siamo grati per il fascino e la bellezza con cui ha accompagnato la sua arte.
“Partecipare alla realizzazione di questo riuscito omaggio alla nostra diva più grande – ha detto Fabrizio Zappi, direttore Rai Documentari – è stato per noi un privilegio, oltre che un’iniziativa esemplare sul piano editoriale, poiché sposa il ritratto di una donna italiana amata e stimata in tutto il mondo con la costruzione di un affresco della nostra società, che ripercorre tutta la seconda metà del secolo scorso”.

Redazione

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