Abbiamo diritto allo svago e a vivere la nostra terra, e nessuno deve portarcelo via
Stato Donna, 1 settembre 2022. È stato un passaggio dal divertimento al panico generale quello di ieri al luna park di Manfredonia dove un uomo è stato ferito fra la folla. Gli inquirenti faranno le loro ricerche ma anche noi abbiamo sentito qualcuno che era lì, in quel momento, e che ci ha detto: “Sono un tipo coraggioso, ma ho avuto paura, mio fratello, stamattina è ancora scioccato da quanto avvenuto”. È un ragazzo di Manfredonia. Per il paese sul golfo ieri è stata una giornata particolare con l’arrivo del veliero Vespucci, il concerto di Facchinetti, la festa della patrona che da sempre si colloca a fine estate, cui si aggiunge l’arrivo di tante persone dalla provincia, fra cui molti foggiani, che sono soliti trascorrervi alcune serate.
“C’è stato il panico- ci dice questo ragazzo- i responsabili del Luna Park che dicevano “state giù”, genitori che hanno preso i loro figli in braccio dai passeggini e sono scappati via, scene da film, veramente”. C’è stato anche chi, solo per un puro caso, non è andato alle giostre perché non ha trovato parcheggio, dunque ci ha rinunciato, ma non a dire: “Ormai qui la mancanza di ogni rispetto è la regola, serve un cambio profondo di cultura, non puoi solo dire “militarizzare il territorio” perché di delinquenza in giro ce n’è troppa”.
I parenti, i genitori, madri, padri, hanno visto il terrore negli occhi dei loro cari, è stato un attacco al cuore della città, alla tranquillità delle persone in giro nel paese in festa. Il dato, oltre alle ricostruzioni della cronaca sull’uomo ferito è che, durante la festa a S. Severo per la vittoria agli europei di calcio, l’anno scorso, si è verificata una sparatoria. In una giornata d’agosto, a Marina di Lesina, un uomo è stato ucciso fra la folla che si dirigeva verso la spiaggia. Però, che mira, poteva succedere che ci andava di mezzo qualcun altro, come a S. Severo, come ieri sera.
Cos’è, è scoppiata una lite? E con un’arma nel bel mezzo delle giostre adrenaliche, quelle che fanno la gioia di tanti, a tutte le età, incluse come meta delle serate anche fuori città? Che bello, la gente si sposta, si ritrova dopo tanti divieti e tante limitazioni a causa della pandemia e viene gelata dagli spari, un’arma vera, non quella da luna park che, sei fai centro, ti danno il premio.
Abbiamo il diritto allo svago e al divertimento nella massima sicurezza dove ogni abuso- dico “abuso” che è tale anche se magari lo si tollera- viene sanzionato, abbiamo il diritto a vivere il nostro territorio in cui abbiamo visto tornare, quest’anno, i turisti tedeschi, francesi, inglesi che si crogiolavano al nostro sole e gustavano il nostro cibo. Abbiamo il diritto di partecipare a feste e concerti che riempiono piazze e teatri, magari senza organizzarne troppe contemporaneamente in un paese. È la vita normale, con i suoi svaghi e con il luna park.