Madrina a Venezia e innamorata della Puglia, è Rocío Muñoz Morales

Stato Donna, 31 agosto 2022. L’attrice e conduttrice Rocío Muñoz Morales condurrà le serate di apertura e di chiusura della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera.

Rocío Muñoz Morales aprirà la Mostra nella serata di mercoledì 31 agosto 2022, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 10 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali.

Leggi anche: Mostra di Venezia, il manifesto con la leonessa per celebrare i 90 anni

 Rocío Muñoz Morales nasce a Madrid nel 1988. È un’attrice, conduttrice ed ex modella. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo in giovane età come ballerina professionista, studia per diventare attrice e debutta in alcune serie per la televisione spagnola. Nel 2012 fa il suo debutto nel cinema italiano nel film di Paolo Genovese Immaturi – Il viaggio e dal 2013 è la protagonista femminile della fortunata serie Un passo dal cielo in onda su Rai1. Attrice di cinema e teatro, la sua carriera procede parallelamente in Spagna dove ha condotto anche l’edizione 2018 di Bailando con las estrellas.

È stato amore a prima vista quello per Puglia dove, insieme al suo compagno Raoul Bova, ha comprato la masseria S. Giovanni in Valle d’Itria, scoperta in un suo viaggio di lavoro. Come sia avvenuta questa scelta lo ha spiegato in un’intervista a Vanity Fair l’anno scorso: “Per caso io e Raoul eravamo in Puglia per lavoro, e durante una passeggiata ci siamo imbattuti in un luogo spettacolare, lasciato in stato di abbandono. Abbiamo scavalcato il muretto di recinzione, illegalmente (lo confesso), e ci siamo trovati davanti ad una vecchia masseria circondata da ulivi. Abbiamo subito percepito una forte energia, una sensazione di pace e serenità, come se davvero fosse un luogo familiare che avevamo conosciuto in un’altra vita. Anche il nome, San Giovanni, ci è sembrato un segnale bellissimo: siamo entrambi credenti. Oggi è il nostro piccolo gioiello”.

Qui coltivano l’orto e producono olio, la ristrutturazione è rimasta fedele a quello che la masseria era originariamente. Questo il luogo che ha ispirato il suo libro “Un posto tutto mio” (edito da Sonzogno) in cui la protagonista riceva in eredità dalla madre una masseria in un paese del Salento ed è pronta a vendere subito dato che la sua vita è in Spagna. Ma poi resta attratta dai misteri che avvolgono quel lembo di terra, e che si tramandano come leggenda, e dall’estate in Puglia.

 

 

 

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