Nasce la start-up “Cangurolab” dove si incontrano domanda e offerta per l’infanzia

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Stato Donna, 26 agosto 2022. “La storia di tre sorelle di San Marco la Catola, Rossella, Donatella e Genny Fascia che hanno creato una start-up molto interessante. Le eccellenze sammarchesi continuano”. Così, sui gruppi social di S. Marco La Catola, i concittadini commentano l’attività intrapresa dalle tre donne che hanno unito le loro esperienze professionali e hanno creato un portale di annunci, gratuito, con cui trovare in tutta Italia  lavoro, eventi, beni e servizi che riguardano il bambino. https://cangurolab.it/it

Rossella ha 46 anni, insegnante di sostegno per i bambini in difficoltà e di supporto a dirigenti e docenti, è specializzata nel metodo montessoriano, ha lavorato per 6 anni a Londra prima come docente privata poi come nanny governativa, una figura che in Inghilterra, “è parte della famiglia, diversa dalla baby sitter”, spiega.

“Il nostro brand punta su ambiente e solidarietà, stimolando anche le aziende a produrre in modo responsabile e incentivando il baratto, il riciclo, il riuso. A noi si sta avvicinando, anzi, hanno già postato degli annunci, piccoli artigiani che si occupano di giocattoli e articoli per bambini sparsi sulla rete e che noi intercettiamo”.

Hanno vissuto a S. Marco La Catola fino al termine delle scuole superiori, padre imprenditore, madre insegnante poi hanno studiato in Emilia Romagna, la regione dove è nata Cangurolab avendo vinto il bando “Woman new deal”.

Donatella, la media delle tre sorelle, ha avuto diverse esperienze nei “diving center” (centri immersioni) come responsabile della gestione amministrativa e contabile all’estero oltre che esperienze ammninistrative negli studi notarili. Ha una spiccata capacità di “problem solving”. La loro idea nasce 5 anni fa, per metterla in pratica sono approdate in Puglia “ma per la nostra start-up non abbiamo trovato il terreno giusto per cominciare. Il ritorno in Italia dall’estero è stato favorito da questa nostra iniziativa e dal desiderio – dice Genny, l’amministratrice unica di Cangurolab- di ritrovare la nostra famiglia. Vivere nei piccoli borghi ha i suoi vantaggi, il digitale può fare molto e il 5G valgono più di una strada”.

Avvocato internazionalista, ha lavorato per molti anni a Barcellona e prima nel sud-est asiatico con l’infanzia più disagiata. Ci racconta la genesi dell’iniziativa: “Quando mi sono interfacciata con il mondo degli imprenditori, rispetto a quando ero avvocato, ho trovato molta difficoltà ad essere compresa. Il mondo delle start-up è quasi totalmente maschile, quelle femminili entrano più lentamente nella rete degli investitori anche se storicamente portano il profitto più alto. Per molto tempo ci siamo sentite poco comprese, ma l’Emilia Romagna ha creduto in noi, in Puglia si punta tutto su b&b e turismo, più che altro. La rete degli investitori, in questo primo round di investimenti, cui stiamo dedicando un occhio particolare è “Angels for women” (angels4women.com)- un’associazione composta da Business Angel che vogliono investire in startup al femminile ad elevato potenziale di crescita- e stiamo procedendo alla candidatura per il prossimo round”.

Cangurolab è uno strumento di supporto alla famiglia- spiegano- il bambino e il suo mondo sono al centro dell’iniziativa con particolare attenzione all’ecologia, oltre che alla solidarietà. Gli annunci di prodotti ecologici sono più visibili attraverso il “green flag”. I membri della community possono scambiarsi messaggi e referenze e possono postare il proprio annuncio in sicurezza. La pubblicazione è istantanea, la comunità può segnalare gli annunci di dubbia provenienza e si può richiedere la verifica della propria identità, anche questo fa aumentare la visibilità dell’annuncio.

“Il nostro obiettivo è sensibilizzare tutti sull’importanza del rispetto per l’ambiente, ma anche del condividere e manifestare la solidarietà con i piccoli gesti: sosteniamo il baratto e il regalo di beni, unitamente, abbiamo creato uno spazio permanente per i volontari in cerca di famiglie, associazioni o organizzazioni, che si occupano dei bambini”.

Ecco alcuni esempi di annunci. Nella categoria lavoro, si possono creare o cercare annunci, con i relativi profili, di persone che lavorano con i bambini: babysitter, nanny/au pair, animatori, fotografi, artisti, e altro. Si possono trovare e cercare i professionisti dell’istruzione o eventi,  corsi, laboratori, visite guidate. Nella categoria mercatino si possono creare o cercare annunci per comprare, vendere, regalare o barattare oggetti per i bambini: prodotti ecologici, passeggini, libri usati, abbigliamento mai usato, giocattoli, arredamento, e tanto altro.

 “Avvicinare la domanda delle famiglie e l’offerta, questo il nostro obiettivo. Noi da piccole siamo state cresciute e curate anche dalla comunità che ci circondava, i nostri genitori sapevano che ogni persona di quella comunità, si prendeva in carico la cura di tutti i bambini. È questo il concetto che ci ha ispirato, un sito che funzioni come un piccolo borgo e che crei connessioni tra le persone che ne fanno parte, dirette al benessere del bambino e del suo mondo. Siamo una famiglia che parla alla famiglia di un modo tutto nuovo di fare comunità, di scriverla, di gestirla e viverla insieme”.

I bambini sono i protagonisti di questa prospettiva, c’è una frase di Stacia Tauscher, da loro postata sui social, che può riassumerla: “Ci preoccupiamo di ciò che un bambino diventerà domani, ma ci dimentichiamo che è qualcuno oggi”.