Dalla Chiesa candidata per Fi: “Amo la Puglia, e poi non potevo dire no a Berlusconi”

Stato Donna, 24 agosto 2022. Rita Dalla Chiesa, candidata in Puglia per Forza Italia in un collegio “blindato” nel listino e anche in corsa per l’uninominale, è stata intervistata dal Quotidiano Nazionale. Oggi il partito ha presentato a Bari, in conferenza stampa, tutti i volti e i nomi schierati per le prossime politiche del 25 settembre.

Si diceva- era questa la voce in giro sull’impegno di Rita Dalla Chiesa- che avesse rinunciato al Grande Fratello Vip perché, appunto, designata nelle liste azzurre. Lei, nell’intervista, smentisce l’ipotesi e svela che è stata contattata da Antonio Tajani, Licia Ronzulli e dallo stesso Berlusconi, e a quel punto non ha potuto dire di no.

Fra l’altro dice che ama la Puglia, è una terra che frequenta, ha lavorato per due anni a Tele e Radio Norba, questo per respingere il discorso dei “paracadutati”. I miei genitori- aggiunge- si sono conosciuti nella caserma dei carabinieri di Bari”.

Le piacerebbe lavorare in tv – circa eventuali ruoli a elezioni compiute- vorrebbe occuparsi delle forze dell’ordine “essendo nata in caserma”. Non ha mai creduto alle accuse contro Berlusconi, “è sempre stato assolto” mentre Dell’Utri, che assolto non è stato, le ricorda il giornalista, “ha pagato più di quello che avrebbe dovuto”, ritiene Dalla Chiesa.

Pensa che nella nuova legislatura le donne avranno più spazio?, le chiede il Quotidiano:”Penso che le donne in politica possano portare più capacità di mediazione e più buon senso. Non mi vedrete mai su una poltrona a urlare come una pazza”.

Il rammarico è che “purtroppo due donne importanti se ne sono andate da Forza Italia”, con riferimento alle scelte di Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. “Mi è dispiaciuto molto perché credo che abbiano dato un dolore al Presidente. Io non tradirei mai”.
Traditrici, le considera tali? “Mi ha meravigliato che abbiano cambiato idea in modo così veloce. Mi è sembrato strano vederle nelle foto accanto a esponenti di forze politiche contro le quali avevano sempre combattuto. Si può cambiare idea, ma restando sempre nello stesso partito”.

 

 

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