Del Carmine: “Io uomo di sinistra in difficoltà nel dibattito politico in corso”

Stato Donna, 10 agosto 2022. Riceviamo e pubblichiamo la “lettera aperta” di Michele Del Carmine sulla campagna elettorale in atto verso le politiche del 25 settembre.

“In questo mio breve periodo di vacanza, ho più tempo per poter leggere un buon libro, oltre i soliti quotidiani, dove tutti si basano su dibattiti politici, che io definirei non solo sterili ma pieni di slogan di chi la spara più grossa. Si concentrano parlando di candidature, collegi, futuri ministri.

Nel dibattito non mancano battute tra personaggi da show comico più che da politici di lungo corso. Parlano di tutto, meno che parlare di programmi concreti, di cosa serve ai cittadini italiani, in un momento molto delicato e difficile. Assistiamo ad un quadro desolante dove quasi tutti vogliono acquisire una poltrona sicura in Parlamento, rinunciando in molti casi a ruoli importanti nel territorio, evidenziando, di fatto, solo e soltanto ad ambizioni personali e non ad un’attenzione per il territorio.

Il tanto atteso bipolarismo che la legge elettorale dovrebbe in parte assicurare, ormai non esiste più. Io uomo di sinistra mi trovo in grande difficoltà nell’ascoltare che basta un’ammucchiata per vincere le elezioni, senza proporre un progetto di Governo che dia certezza ai tanti lavoratori e pensionati in grande difficoltà, in un paese in profonda crisi economica.

Bisognerebbe ricordare ai più che noi elettori abbiamo tutto il diritto di scegliere su programmi seri, chiari, ma soprattutto attuabili, non come dicevo a chi la spara più grossa, vedi chi propone la Flat Tax al 23%, chi la propone al 15% senza tener conto del reddito di ognuno, così facendo si creerebbe il solito discrimine tutelando i redditi alti.

Io penso che questa classe politica debba preoccuparsi della scarsa partecipazione alle elezioni politiche, dimostrando il forte scollamento che esiste tra i poteri pubblici e la collettività. Spero tanto di sbagliarmi, ma credo che il 25 Settembre ci sarà un forte aumento dell’astensionismo e dopo, quasi tutti i partiti a convocare i gruppi dirigenti per analizzare il voto e chiedersi del perché i cittadini si allontanano da questo tipo di politica, stufi e stanchi di ascoltare solo promesse non mantenute”.

Michele del Carmine (detto Lino) ex assessore al comune di Foggia

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