Stato Donna, 5 agosto 2022. (S. Nicandro Garganico) Ultima ed importante serata del ciclo per la commemorazione di Domenico Fioritto a 150 anni dalla sua nascita. Il nostro insigne conterraneo e Padre Costituente è stato fondatore del Partito Socialista, direttore de L’ Avanti, e difensore dei diritti degli umili e dei diseredati. Una serata di grandissima partecipazione civile, attenta, una comunità che si riconosce riappacificata idealmente e senza steccati o barriere ideologiche. Domenico Fioritto, era, é, di tutti noi. Destra e Sinistra non hanno senso quando é innegabile lo spessore umano, politico, ideale di un uomo.
In quella che fu, sua casa natale e palazzo avito, è stato bellissimo percepirne lo spirito come osservare la splendida mostra iconografica, con tutti i passaggi della sua storia umana, politica, la parabola di chi ha “fatto” la Storia. Dalla nascita del Partito Socialista, con Filippo Turati, alla direzione de L’Avanti, al ritiro dalla scena politica durante il fascismo fino alla Costituente.
Per dare, finalmente, la democrazia e concretizzazione alta di ideali di giustizia, verso chi aveva sempre subito sia per bisogno, sia per ignoranza, sia per la piaga malsana del latifondo, un maledetto retaggio borbonico maledetto. Una battaglia che ha combattuto accanto a Gaetano Salvemini, uno dei più insigni meridionalisti e difensore dei senza nome, quei “cafoni all’ inferno” amati tantissimo da Tommaso Fiore, specchio di un mondo vilipeso, offeso, abbrutito dalla fatica, un mondo strenuamente difeso da Di Vittorio.
É quello il posto, nella Storia, di Domenico Fioritto: la sua gente, la nostra gente che l’ha sempre amato. Basta guardare i volti il giorno dei suoi funerali, sono quelli di una comunità commossa di cui si percepisce l’attonito silenzio. Bellissimo osservarli nelle immagini dell’epoca e nella discreta eleganza della mostra in bianco e nero.
Naturalmente, un plauso grande va a tutta l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Matteo Vocale e dell’assessora alla cultura Arcangela Tardio, per aver fortemente voluto questo degno riconoscimento, con un impegno davvero importante ed espresso anche con l’emissione di un annullo filatelico grazie alla collaborazione con Poste Italiane.
Riconoscimento davvero eccezionale che porterà ovunque il nome di San Nicandro e di Domenico Fioritto. Inoltre un ringraziamento speciale va anche alla onorevole Maria Luisa Faro, sempre attiva, presente, che ha dimostrato tangibilmente il suo notevole interesse per il territorio e per una figura di tanto spicco, quale, appunto Domenico Fioritto.
Inoltre, da notare la grande commozione nel momento della deposizione della corona commemorativa da parte dei presenti, e dei nipoti, figli della figlia Aurelia, dottor Antonio Napolitano e sua sorella. Vedere quei garofani rossi sulla corona, personalmente, mi ha riportato al titolo di un bellissimo romanzo di Elio Vittorini dove il garofano rosso è pegno d’ amore, tra due giovani liceali. Ebbene, quei fiori sono espressione di pegno d’ amore tra Fioritto e la sua gente, un amore vivo ancora oggi. Io l’ho sentito, percepito, era con noi ma in realtà, c’è sempre stato e ci sarà sempre come tutti i sentimenti, gli ideali, più nobili, più puri, più alti. Un monumento più duraturo del bronzo, la memoria, questo l’ insegnamento più grande.
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