Franca Valeri, è online il suo prezioso archivio personale
Stato Donna, 31 luglio 2022. L’archivio personale di Franca Valeri, oltre 70 anni di carriera, è online sul portale dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano. È stato donato dall’artista nel 2019, poco prima della sua morte avvenuta il 9 agosto 2020 (era nata il 31 luglio 1920) ed è un prezioso repertorio di duemila fotografie, numerosi copioni, corrispondenza, disegni e bozzetti, libri e incisioni discografiche, spartiti, locandine, documenti personali, onoreficenze e riconoscimenti, rassegna stampa.
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Dell’Accademia è stata prima socia per sessant’anni, poi socia onoraria, con un riconoscimento riservato a grandi personalità come Alessandro Manzoni, Giuseppe Garibaldi,Eleonora Dusee Gabriele D’Annunzio.
Il materiale è stato archiviato da Lucia M. Fagnoni che descrive anche quale personalità delinea tale documentazione, oltre quella già conosciuto sugli schermi e sulle scene. “Dalla sua produzione teatrale esce l’immagine di una donna intelligente, colta, vivace, di un’artista sofisticata e capace di sintesi, prima attrice-autrice italiana che si fa apprezzare per le sue creazioni letterarie graffianti, comiche, capaci di far ridere ma anche riflettere”.
L’archivio, in buono stato di conservazione, è pervenuto in Accademia dei Filodrammatici a più riprese in grossi scatoloni. A corredo della prima spedizione è giunto anche l’Elenco di consistenza stilato dalla Soprintendenza della Regione Lazio.
Circa gli aspetti dell’artista che tale documentazione fornisce, così vengono descritti sulla pagina del sito ufficiale: “Una donna coraggiosa, lungimirante la sua scelta di portare in scena, con una naturalezza singolare per i tempi e tenuto conto del costume e della cultura degli Italiani, argomenti scottanti come l’omosessualità e, più in generale, le molte sfaccettature della vita sessuale, delle dinamiche della vita di coppia e del delicato e difficile equilibrio nel rapporto tra madre e figlio maschio, indagato con acume e misurata ironia”. Si ritrovano questi temi, trattati senza mai emettere giudizi moralistici, nel film Parigi o cara (1962) con la regia di Vittorio Caprioli e in numerosi sketch (L’amore della mamma è cieco, La mamma è possessiva, Una moglie felice, ecc.) e ripresi successivamente in Mal di ma(d)re di Pierre Olivier Scotto e Martine Feldmann (1995) e in Oddio, mamma! (2009).
Sempre in questo ambito la sua sensibilità e il suo interesse si manifestano anche nello spazio figurativo attraverso la realizzazione di 14 bozzetti a tempera che riproducono tutti i personaggi dell’opera teatrale Risveglio di primavera di Frank Wedekind (1890-1891, opera che tratta i temi della pubertà, sessualità, stupro, abuso minorile, omosessualità, suicidio, aborto), dimostrando, tra l’altro, qui e anche altrove una notevole capacità pittorica. Questi ed altri bozzetti unitamente a numerosi altri disegni e schizzi rappresentano un prezioso inedito del Fondo, verosimilmente sconosciuto ai più, e noto forse solo agli stretti familiari e collaboratori”.
Gli sketch e i copioni sulle donne, inoltre, sono numerosissimi e non tutti sempre immediatamente riconducibili a spettacoli che hanno come titolo la/e donna/e.
Non è raro infatti ritrovare, per esempio, alcuni sketch o alcuni aforismi nei monologhi Le donne del 1958, ma anche in Una serata con Franca Valeri del 1964, in Le donne che amo del 1981, ma anche in I 60 anni di Franca Valeri del 2007 e naturalmente nelle incursioni di Valeri nei Varietà televisivi o nella trasmissione radiofonica Di tanti palpiti (1998-2002). “Si possono pertanto considerare questi testi, almeno in parte, un materiale “in movimento” e cangiante, capace di adattarsi e di modellarsi su diversi contesti e circostanze, certi di rispettare l’intento e lo spirito con cui Franca Valeri li portava in scena, come si legge in una bozza manoscritta: …il mio recital che si dovrebbe chiamare “Donne”, ma a significare che c’è del nuovo, cambia titolo ogni volta… (Appunto manoscritto in quaderno Mediolanum rosso)”.