Stato Donna, 20 luglio 2022. “Cosa ho provato quando ho visto questa pubblicità dell’Università di Foggia? Rabbia, delusione ma anche incredulità perché so che sia all’interno del Dipartimento umanistico che di Giurisprudenza ci sono persone che credono al contrasto degli stereotipi di genere e del sessismo. Docenti che organizzano convegni, corsi, seminari”. Lo scrive sui social Donatella Caione – già editrice di Matilda, esperta di temi di genere e fervida sostenitrice dell’abbattimento di ogni stereotipo, rappresentante di “Donne in rete”– a proposito della campagna immatricolazioni 2022-23 dell’Università degli Studi di Foggia.
La questione evidenziata e criticata nel post di Donatella Caione sui social è di sostanza: “E poi? Poi finisce che le ragazze studiano per la bellezza e i ragazzi per la giustizia! Ma che giustizia è quella basata sugli stereotipi? Che bellezza è quella che strizza l’occhio al sessismo? Come se poi mancassero le aspiranti avvocate, come se non ci fossero tanti giovani uomini affascinati dalle materie umanistiche ma al contempo allontanati da una certa cultura stereotipata…”
“Vorrei sapere- prosegue Caione- chi sono i/le responsabili di questo manifesto, chi l’ha realizzato, chi l’ha approvato, chi in un ambiente universitario ancora crede, nella mia città, che l’istruzione universitaria possa essere rosa o celeste. E i Cug dove sono? E la consigliera di parità? Dobbiamo permettere ciò?”.
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OTTIME OSSERVAZIONI QUELLE DI DONATELLA CAIONE.
CONDIVIDO TOTALMENTE.
FRANCESCA BONELLI MORESCALCHI, scrittrice.