Oliver Stone sul caso Haggis: “Con il MeToo è anche difficile parlare con una donna”

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Foto: donnemagazine.it

Stato Donna, 24 giugno 2022. Repubblica ha intervistato Oliver Stone che è a Ostuni per la proiezione di “W”, un film sulla vita del presidente Bush, ospite dell’Allora Fest. Fra le altre star del cinema presenti, Matt Dillon, Marisa Tomei, Jeremy Irons, Edward Norton. Mentre qualcuno ha evitato di commentare, Stone ha rilasciato un’intervista sulla vicenda di Paul Haggis, ai domiciliari per presunta violenza sessuale contro una trentenne inglese. Stone, regista premio Oscar di JFK, non si è tirato indietro di fronte alle domande della giornalista di Repubblica.

“La notizia del fermo di Haggis- dice Stone- non poteva arrivare in un momento peggiore. So che è in corso un’indagine approfondita, nessuno vuole un caso alla Amanda Knox. La verità è che con l’era MeToo è aumentata la sensibilità sull’argomento, qualunque accusa su qualunque cosa. Ora è difficile per un uomo e una donna parlare in un ambiente intimo, privato, non sai mai cosa può seguirne. Meglio essere sempre in tre”.

Circa le accuse a Haggis risponde: Non conosco il sistema giudiziario italiano, non so se è come in Fuga di mezzanotte, ma mi pare di capire che i giudici hanno molto potere. So che in Brasile il potere dei giudici è forte, Lula è stato fatto fuori da un giudice”.

Il regista canadese premio Oscar Paul Haggis è stato sottoposto a fermo a Ostuni (Brindisi) con l’accusa di violenza sessuale e lesioni personali aggravate. Si celebrerà il 29 giugno alle 15, davanti alla gip del Tribunale di Brindisi Vilma Gilli, l’incidente probatorio nell’ambito dell’indagine sulle presunte violenze sessuali commesse dal regista e sceneggiatore canadese.