Stato Donna, 22 giugno 2022. Spettacoli, talenti emergenti, comunità ed eventi collaterali che dialogano con l’architettura degli spazi urbani e museali: dal 24 giugno al 10 luglio a Ruvo di Puglia torna Le danzatrici en plein air, il festival di danza contemporanea organizzato dalla Compagnia Menhir sotto la direzione artistica del coreografo Giulio De Leo e con il sostegno di Comune di Ruvo di Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Regione Puglia – Assessorato all’Industria turistica e culturale, gestione e valorizzazione dei beni culturali e Ministero della Cultura. Il festival è stato presentato questa mattina nella presidenza regionale.
Due giornate di prologo e una fitta programmazione che abbraccerà due fine settimana d’estate: prende corpo così la seconda edizione di un progetto che si ispira al celebre affresco tombale “Le danzatrici di Ruvo di Puglia” e che immagina di rimetterne in vita le protagoniste permettendo loro di danzare libere negli spazi urbani; di vivere la danza come fusione tra città, corpo, cultura, umanità, come ricerca di sé e della memoria collettiva grazie al movimento che crea relazione con i luoghi e con le persone. A partire da questa suggestione, il festival intende aprire una riflessione sul tema dell’archeologia della danza: una vera e propria indagine antropologica sull’origine del gesto, sulle stratificazioni e sedimentazioni di memorie, sui retaggi culturali e le esperienze che modellano la dimensione personale o collettiva.
Le danzatrici portano in scena, in Puglia, l’eccellenza di grandi artisti e compagnie di danza nazionali e internazionali, ma non solo: all’interno del Festival prendono forma lavori di ricerca frutto di residenze artistiche e performance coreografiche realizzate insieme alle comunità. Il tutto, secondo una chiave di lettura che guarda alla valorizzazione dei talenti emergenti, a cui sono dedicate le sezioni Scavi, fucina di produzione di artisti under35, Mitologie, che accoglie nel festival produzioni già attive e Giacimenti, che accoglie gli autori selezionati nei progetti di alta formazione partner di GIACIMENTI, rete italiana per l’emersione dei giovani talenti coordinata da Menhir/LE DANZATRICI en plein air in partnership con Conformazioni Festival di Palermo, HangartFest di Pesaro, Progetto Da.Re. Dance Research di Roma, Modem Pro/CZD/Scenario Pubblico di Catania, Alta Formazione/ Compagnia Arearea di Udine.
E poi, ancora, tantissimi i momenti di danza realizzati con le comunità del territorio e all’interno degli spazi della città che, durante le giornate di programmazione, torneranno a vivere e a danzare, alla scoperta del legame ancestrale tra l’uomo e il territorio, tra corpo e spazio. Nel dar vita a questa seconda edizione del Festival, la Compagnia Menhir rivolge, poi, la sua attenzione al tema della sostenibilità ambientale, con il dono a tutti i danzatori coinvolti di borracce plastic-free da utilizzare durante le prove e in occasione degli spettacoli, per evitare l’utilizzo e lo spreco di bottiglie di plastica.
“Un festival di danza contemporanea in un momento storico in cui l’Europa, dopo i Balcani, torna a fare i conti da vicino con la guerra, impone l’assunzione della piena responsabilità civile, culturale e politica di realizzarlo – è il commento di Giulio De Leo, direttore artistico del Festival –. L’arte nasce da un atto di osservazione della vita e, talvolta, è capace di reinventare il mondo, cambiando anche il modo di percepirlo e abitarlo.
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