Lucilla Parisi sindaca per la quarta volta, le altre vittorie al maschile
Stato Donna, 13 giugno 2022. Di tre donne candidate una solo ce l’ha fatta a diventare sindaca. È Lucilla Parisi a Roseto Valfortore, che vince con 450 voti contro i 118 del suo avversario. Brinda con lo spumante per il suo quarto mandato, e quasi non ci può credere. “Avevamo contro una lista di non rosetani, era la prima volta, il paese ha risposto, ne avessimo preso 300 non ce l’avremmo fatta”.
Una donna vincitrice su 12 Comuni al voto, 29 sindaci in corsa, tre donne. Oggi le fasce tricolore indossate da una donna in tutta la Capitanata continuano a essere tre, quella di Adalgisa La Torre a Ordona, quella di Lucilla Parisi e Palma Giannini a Celle S. Vito.
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Non ce l’ha fatta Costantina Tavani a vincere contro “Golia”, Diego Iacono, come lei stessa l’aveva definito, sindaco uscente di Chieuti, sostenuto da tutto l’apparato del partito e da Raffaele Piemontese. L’assessore regionale, che ha seguito passo dopo passo la campagna elettorale di molti sindaci riconfermati, oggi miete, con il centrosinistra civico di Michele Emiliano una serie di successi. Fra l’altro, va detto, era Donato Iacono, l’altro candiato, a essere sostenuto da Fdi, Costantina comunque ha tentato la sfida che si gioca su chi avrà anche più forza all’opposizione.
Vince la continuità con ciò che vi era prima anche a Stornara dove non ce la fa Luciana Raffaele contro Roberto Nigro, “uomo” di Rocco Calamita, primo cittadino uscente. Entrambi provengono dalla scorsa amministrazione, Luciana Raffaele ha “strappato” nello svolgimento della consiliatura collocandosi all’opposizione. La vittoria di Nigro in ogni sezione (Sezione 1, Nigro 200 Raffaele 116, Sezione 2, Nigro 228 Raffaele 96, Sezione 3, Nigro 230 Raffaele 132, Sezione 4, Nigro 160 Raffaele 96. Questi dati riportati dal sito il Megafono dei 5 reali siti) dà la percezione di una sfida comunque molto combattuta.
Auguri alla sindaca Lucilla Parisi che vince in un tripudio di fasce tricolore indossate dagli uomini – cui porgiamo gli auguri di buon lavoro-, alle donne riconfermate o elette nei consigli comunali dei 12 paesi al voto e a quante c’erano già.