Elisabetta, uno dei regni più longevi: quanta strada, regina!

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Regina Elisabetta. Foto: quilondra.com

Stato Donna, 2 giugno 2022. Bella, non è mai stata bella, non almeno secondo i canoni della proporzione che ci ha indicato la classicità. Ma in questo anno di preparazione al giubileo di platino, che festeggia il terzo regno più lungo della storia con i suoi 70 anni da regina, tutte le foto di Elisabetta II, sovrana del Regno Unito, ci raccontano di una donna la cui bellezza è (stata) sempre riposta in un sorriso delicato e sincero, tenero e ammirevole perché offerto sempre in circostanze formali. La radiosità di quel sorriso appare nelle prime foto da giovanetta, fidanzata dell’allora principe più bello del mondo, Filippo di Battenberg, principe di Grecia e Danimarca, divenuto poi per matrimonio Sua Altezza Reale.

Foto: professionereporter.eu

Principe Filippo, duca di Edimburgo, con infiniti altri titoli connessi, a scendere in una scala di titoli aristocratici che ha pochi eguali al mondo. In questi ultimi giorni che ci avvicinano all’inizio delle celebrazioni ufficiali, il web e i media digitali e cartacei sono inondati di foto di questa regina, tutti con l’intento di raccontare settanta anni straordinari. E la vediamo tredicenne al primo incontro con Filippo; poi appena nata e poi ragazzina con l’immancabile, amatissima, sorella Margareth al fianco e i suoi amati genitori, Giorgio VI ed Elisabetta. In quadretti di famiglia che non hanno nulla di costruito, pur essendo le foto di una famiglia regnante.

E poi le foto di tutte le innumerevoli visite ad ogni parte del mondo, intervallate da altre foto di famiglia, questa volta con i quattro figli, Carlo, Anna, Andrea, Edoardo. La vediamo guidare una jeep in tempi di guerra quando è ancora principessa ereditaria; la vediamo scendere dall’aereo, ricevuta da Churchill al rientro dal Kenia, regina di fatto, vestita di nero, per la morte improvvisa del padre già gravemente malato.

Foto: fanpage.it

Successivamente ci appare trionfante nel giorno dell’incoronazione del lontano 1953 e tutte le volte che ha inaugurato i lavori del Parlamento, con le due sole eccezioni dell’anno in cui era in attesa di Edoardo e di quest’anno, nel quale ha delegato il figlio in una reggenza sostanziale con la quale fa i conti con i limiti dell’età. Quanta strada ha fatto questa regina! Nessun regno è immutabile se non nel cuore dei suoi sudditi, che hanno trovato in lei la guida al timone della nave dello Stato.

“Consiglia e non decide”, ma una sua parola è fragorosa e non resta inascoltata. E intanto lei sola ha cambiato il volto della monarchia, comprendendo, anche con qualche inevitabile ritardo, l’adattamento ai tempi. E se non ha potuto fare felice la sorella Margateth, innamorata di Peter Towsend, che non poté sposare perché divorziato, Elisabetta ha indicato nel divorzio la fine naturale dei matrimoni dei suoi primi tre figli. Non solo. Ma a distanza di anni ha tolto il veto alla figura di Camilla e l’ha accettata come la nuora che sarebbe dovuta essere da tanto tempo.

La tragedia dell’intermezzo rappresentato da Diana, sposa infelice e quasi sacrificata alla ragione di stato – che imponeva per tradizione quella di trovare una fidanzata degna dell’erede al trono secondo canoni che poco consideravano il gradimento reciproco degli sposi – non sapremo mai quanto ha pesato su questa donna. Sappiamo solo che ha fatto tanta strada e con intelligenza, imparando dai propri errori. Come quando scese in strada ad onorare il passaggio del carro funebre di Diana, inchinandosi contro ogni etichetta e parlando coraggiosamente alla nazione per evitare che la sua riservatezza fosse giudicata indifferenza. Certo, è stata consigliata.

Foto: web.rds.it

Ma non si è regine per tanti anni se non si sanno cogliere i consigli giusti, quelli che in prima persona si considerano giusti. Dopo di che non ha sbagliato un passo. E poco importa la gravità delle vicende. È stata regina giusta con il figlio Andrea implicato in vicende giudiziarie da far impallidire qualunque genitore veda il figlio accusato di molestie a minorenni, togliendogli ogni incarico e visibilità, senza pietà, ma è stata madre giusta, mettendolo al suo fianco alla cerimonia di commemorazione più importante della sua vita, quella della figura del marito Filippo davanti ai regnanti del mondo e ad una tv planetaria.

E scopriamo che quella famiglia è stata sempre la sua forza. Quel marito che ha amato come ama una moglie devota, con gioia, rispetto, gratitudine. Quei figli, verso i quali c’è un amore che ha azzerato ogni senso di colpa per quelle assenze di donna impegnata ogni giorno sugli scenari del pianeta. Quei nipoti adorati, tutti, dal più vicino al più lontano.

La famiglia. In un tempo in cui la famiglia appare una istituzione in crisi, la sua famiglia di origine e quella che Elisabetta II ha formato, è stata una vera famiglia. In quegli scritti che richiamano le lettere patenti, che sono ordini ineludibili, ha tracciato il futuro dopo di lei: Carlo con Camilla regina; quindi William e Kate. Una squadra affiatata, che sta dando esempi di totale dedizione al Paese.

Ora si goda i festeggiamenti del giubileo di platino. Ne ha tutti i diritti. Con i suoi meravigliosi completi colorati, con i suoi spettacolari gioielli. Incarna a 96 anni la favola dell’eterna, buona, principessa, che può vivere felice e contenta perché sa attraversare tutti i dolori dei suoi sudditi con la grazia di un essere quasi soprannaturale. E la Barbie col suo volto contribuisce a darle l’eterna giovinezza e una bellezza senza tempo. Dio salvi questa spettacolare incantevole regina.

Maria Teresa Perrino, 2 giugno 2022