Mosaico di S. Severo come terre del Tavoliere, al via festival del paesaggio

Stato Donna, 28 maggio 2022. A 100 anni esatti dal primo convegno italiano sul paesaggio (Capri, luglio 1922) nasce a San Severo il Festival delle Culture del Paesaggio, ispirato dalle terre del Tavoliere delle Puglie.

Il Mosaico di San Severo – Festival delle Culture del Paesaggio nasce a cent’anni dalla prima conferenza italiana sul paesaggio tenuta a Capri nel 1922. Il paesaggio è il frutto della presenza umana nell’ambiente per questo non è un argomento eminentemente tecnico ed economico e prospetta invece una visione cui devono collaborare tutte le possibili espressioni e linguaggi della cultura. “Molto spazio sarà dato alla poesia grazie anche al contributo al programma del poeta sanseverese Enrico Fraccacreta e ci saranno tanti poeti italiani che hanno forti legami con il tema del paesaggio” ha spiega il poeta e scrittore Davide Rondoni, direttore artistico della rassegna. “Ci sarà poi l’omaggio sentito e doveroso ad Andrea Pazienza con la presenza di due giovani e talentuosi fumettisti rappresentanti del nuovo fumetto garganico che hanno pubblicato prima in Francia e poi in Italia un loro fumetto dedicato a queste terre. Il festival vuole quindi essere una messa in scena e una messa in pratica del problema della integralità ecologica che nel paesaggio trova la sua verifica”.

Il Festival, organizzato e promosso dall’amministrazione comunale di San Severo sotto l’egida della Regione Puglia, alla sua prima edizione, in svolgimento dal 27 maggio fino a domani, vuole diventare un appuntamento annuale di riflessione, di conoscenza e di invenzione dedicato a tutti coloro che desiderano ricostruire una relazione feconda con il proprio paesaggio. Quel paesaggio urbano, suburbano e rurale che ha trovato, in queste terre, la sua massima sintesi – grazie all’impegno pluriennale dell’amministrazione comunale in progetti e ricerche a livello nazionale e internazionale – nella rappresentazione del cosiddetto Mosaico di San Severo. Un innovativo approccio di analisi del territorio e dei suoi abitanti che consente di leggere la varietà del paesaggio agrario del Tavoliere settentrionale suddividendolo in tante ‘tessere’ ordinate: oliveti, ampi vigneti, vasti seminativi a frumento, sporadici frutteti e campi coltivati a ortaggi, soprattutto in prossimità dei centri urbani. A fine del festival la definizione della nuova Carta del Mosaico di San Severo: la cura del paesaggio come strumento di costruzione di una comunità nuova.

Nel chiostro del Mat

“Il mese di maggio – commenta il sindaco di San Severo Francesco Miglio – si conclude con un importante evento organizzato nella nostra città, di grande spessore culturale. Il Festival delle Culture del Paesaggio, promosso dal Mosaico di San Severo, saprà essere un luogo ideale di incontri, in cui tutti gli attori interessati offriranno il proprio prezioso contributo, utile per una nuova idea di paesaggio, da noi ritenuto strumento indispensabile per realizzare il disegno di una comunità​ migliore”.

“La nostra città ha molte eccellenze in tutti i campi- ha detto l’assessora alla cultura Celeste Iacovino-. In ogni parte del mondo c’è una brillante o un brillante sanseverese di prima o seconda generazione che emerge per le sue doti e per le sue capacità. Impariamo a far emergere anche le tantissime eccellenze che sono rimaste qui a casa e che con fatica combattono sui mass media per far venire fuori la stragrande maggioranza delle positività di San Severo. Forza sanseveresi, amiamoci un po’ dì più”.

Tra le personalità di spicco al festival, la pittrice e fotografa Judith Lange, che in “San Severo, frammenti di città” è riuscita a realizzare, grazie al suo obiettivo, un ritratto della città, scorgendone bellezza ed armonia, modestia e talvolta incuria. Nella sua carriera ha dedicato reportage di grande fascino catturando con la sua macchina fotografica istantanee delle Antiche Civiltà del Mediterraneo e del Vicino e Medio Oriente. Attraverso i suoi scatti ha voluto cogliere l’aspetto di sorpresa, di meraviglia di questa città, i campi, le cave, i poderi isolati ed infine verso il mare cercando di comporre come in un puzzle i vari elementi, interpretandoli secondo la propria soggettiva sensibilità.

Il Comune di San Severo ha introdotto nel 2016 il “Premio del Paesaggio Mosaico di San Severo”, che giunge quest’anno alla sua quinta edizione. Va alla presidente della fondazione Maxxi di Roma e L’Aquila Giovanna Melandri “per aver promosso e sostenuto – si legge nella motivazione – da ministro per i Beni e le attività culturali la rima conferenza nazionale del paesaggio (1999), il primo testo unico in materia di Beni culturali e ambientali e la sottoscrizione a Firenze della convenzione europea del paesaggio del consiglio d’Europa (2000)”. Fra i protagonisti della giornata, Rocco Tramutola, dirigente del servizio tutela del paesaggio del ministero della Cultura e Angela Barbanente, docente del Politecnico di Bari, che da assessore alla qualità del territorio della Regione Puglia, negli anni dal 2005 al 2015, ha promosso e portato a conclusione l’approvazione del piano paesaggistico territoriale regionale.

E poi il mondo della poesia per celebrare i cento anni dalla pubblicazione di uno dei capolavori della poesia mondiale del novecento “La terra desolata” di T.S. Eliot coinvolgendo i nomi più importanti del panorama italiano capitanati dal poeta e scrittore Davide Rondoni, direttore artistico del Festival, Enrico Fraccacreta, Andrea Di Consoli,  Tiziano Broggiato, Loretto Rafanelli, Luigi Colagreco.

Anche tanta musica al festival delle Culture 2022 con “Geografia della terra”, un concerto del tour “Cantastorie 2022” del cantautore Matteo Marolla accompagnato dal pianista Salvatore de lure. Un omaggio alle infinite culture musicali internazionali nel cortile del Mat, un viaggio etno-musicale tra tradizione e attualità che arriva fino all’eclettismo di Andrea Pazienza attraverso il brano “Vecchio Paz”. Per uno dei più grandi disegnatori italiani, che ha trascorso la sua giovinezza tra le vie di San Severo, i nuovi esponenti del fumetto garganico Stefano Nardella e Vincenzo Bizzarri, freschi di stampa con la versione italiana, per Edizioni BD “Gli Assediati”, la graphic novel che ha avuto un grandissimo successo e larga diffusione in Francia e in Belgio.

 

Redazione

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