Smarrire il proprio figlio è l’incubo dei genitori, come controllarli meglio

Stato Donna, 11 maggio 2022. “Comunicazione urgente, attenzione si è smarrito un bambino…” Quante volte abbiamo ascoltato messaggi del genere dagli altoparlanti dei lidi balneari? Quante volte nei centri cittadini stracolmi di gente per la fiera di paese, lo street food o una manifestazione canora ci è capitato di perdere di vista il bambino?

Una costante dell’estate e con essa lo è anche la paura dei genitori di smarrire il proprio piccolo. Negli ultimi anni la tecnologia in materia ha fatto passi da gigante. Sono sempre di più infatti le aziende che hanno deciso di ideare braccialetti con localizzazione GPS facili da indossare e che, non solo sono in grado di localizzare il bambino, ma addirittura possono avvisare il genitore già quando il piccolo esce da un raggio di distanza preimpostato.

Foto: lapressa.it

Dispositivi per ogni budget e con prezzi che oscillano dalle poche decine di euro fino ad un centinaio di euro a seconda delle caratteristiche. E per chi è poco avvezzo alla tecnologia anche il mondo della bigiotteria e del fai da te si sono attrezzati. Basta un filo colorato e beads a forma di cubi impilabili colorati con lettere e numeri per comporre il nome del bambino e il numero di cellulare del genitore. Una idea low cost e trendy che viene ben vista anche dai bambini entusiasti di indossare braccialetti colorati.

Infine una alternativa classica è il semplice pennarello per scrivere il numero di cellulare del genitore sul braccio del bambino quando ci si rende conto di essere in situazioni di sovraffollamento o situazioni in cui il bambino potrebbe smarrirsi. Addirittura se siete genitori particolarmente ansiosi potete legare il bambino al guinzaglio, negli store on line se ne trovano di tutti i tipi e misure.

Una soluzione drastica e dai benpensanti fortemente criticata, ma che più di una volta ha diviso i forum on line tra favorevoli e contrari. Oltre gli ausili più o meno tecnologici in ogni caso sarebbe opportuno seguire alcuni accorgimenti degli esperti:

1) insegnare ai bambini il loro nome e cognome, il loro indirizzo di residenza e quante più informazioni riescono a memorizzare a seconda dell’età;

2) in situazioni di sovraffollamento concordare sempre un punto di riferimento facile per il bambino e ben visibile anche dal basso così che possa raggiungerlo se si dovesse smarrire;

3) scegliere un accessorio, come un cappellino o una maglietta di colori sgargianti così da individuare prima il bambino tra la folla.

Inoltre, aggiungo io, nel nano secondo in cui prestano attenzione alle nostre parole sarebbe opportuno ricordare loro che non devono allontanarsi troppo o avvisare se vogliono farlo. Ovviamente non vi ascolteranno, ma dopo la milionesima volta qualcuna di voi potrebbe essere fortunata. Quindi, tentar non nuoce.

Maria Castelli, 11 maggio 2022

(Marilia Castelli è giornalista e blogger. Ha pubblicato per la casa editrice Dialoghi il libro “Mia figlia mi sta sul c***o)

https://www.edizionidialoghi.it/negozio/Mia-figlia-mi-sta-sul-c***o-p455626513

Redazione

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