Stato Donna, 9 maggio 2022. “Cari cittadini sanseveresi, è ormai giunto il momento di allontanarmi da questo mondo in cui, per strategie ed interessi politici, in troppi calpestano la dignità delle persone, molte volte stravolgendo la verità dei fatti. Ho deciso così di rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere, per prendere in maniera definitiva le distanze da quanto sta accadendo”.
Con queste parole Marianna Bocola (a sin, in foto) consigliera comunale di S. Severo, ha lasciato il suo posto in assise a Grazia De Vita, prima eletta nella lista che porta il suo nome, cioè quello di Bocola, candidata sindaca del centrodestra nel 2019. Nelle frasi di commiato aggiunge: “Oggi si vuole fare credere che sono passata nella maggioranza di Miglio perché il consigliere Matteo Priore, eletto nella mia coalizione, nell’ultimo consiglio comunale ha votato favorevolmente al bilancio. È un dato di fatto, ma io sono Maria Anna e rispondo per me e per il mio operato, sempre”.
Al netto delle frasi di commiato e del fatto che il sindaco Miglio si trovi in difficoltà con i numeri in aula- bilancio di previsione passato in seconda convocazione, consiglieri che lasciano l’aula o non si presentano, esponenti della maggioranza che parlano di “stallo amministrativo”-, il fatto eclatante è che Bocola- particolarmente sostenuta dalla Lega nel 2019- si era candidata con il centrodestra dopo un’esperienza da presidente del consiglio nel primo mandato dell’attuale sindaco. Con grande sorpresa di tutti, lasciò il centrosinistra e si candidò alle primarie a sindaco del centrodestra. I suoi nuovi colleghi di partito si opposero a questo salto manifestando tutta la propria contrarietà, salvo rimettersi a una logica di coalizione.
E ora? Riprende il valzer, con due consiglieri in più della lista Bocola a favore di Miglio. Ma le amministrative prossime saranno nel 2024, e non si sa se i rinforzi in arrivo, a quanto pare, manterranno salda la coalizione. Intanto si chiede, con insistenza, un azzeramento della giunta. Tuona il centrodestra e in particolare Rosa Caposiena, di Fi, che già tre anni fa si oppose a questo passaggio: “Siamo all’emblema della banderuola politica che ignora qualunque regola e serietà della politica. Il tempo è galantuomo e certe cose vengono a galla, quelle di chi lascia sono lacrime di coccodrillo”.
Bocola precisa nella lettera di addio di aver votato sempre contro, da “consigliere di opposizione, di aver votato contro tutti gli atti politici di questa amministrazione (anche questo bilancio), di aver firmato la mozione di sfiducia all’amministrazione Miglio”. Dopo il consiglio comunale di oggi Caposiena scrive: “Rendo sommessamente noto alla città che oggi in consiglio comunale senza il consigliere di Bocola, passato in maggioranza, questa amministrazione sarebbe andata sotto con i numeri. Sarebbe auspicabile un serio e ragionato discorso politico teso a salvaguardare etica, moralità politica e serietà che purtroppo sono concetti sacrificati sull’altare del potere ad ogni costo”.
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