Stato Donna, 3 maggio 2022. Il sorriso è una delle prime abilità che sviluppano i neonati per comunicare con gli altri. Già dopo le prime settimane di vita il bambino sviluppa la volontarietà del sorriso, il cosiddetto sorriso sociale, che gli consente di interagire con familiari, animali e giochi. Secondo alcune recenti ricerche scientifiche entro il primo anno di vita si sviluppa addirittura il senso dell’umorismo ed entro i quattro anni, con l’esplosione del linguaggio, il bambino riesce anche a padroneggiare il suo humor riuscendo a fare ridere il suo interlocutore.
Fino ai sei anni di vita i bambini ridono dalle 400 a 600 volte al giorno, numero che si abbassa notevolmente con il passare dell’età. Gli scienziati ricordano che ridere contribuisce ad ogni età al benessere psicofisico, tanto che è stata istituita la giornata mondiale della risata. La ricorrenza ufficializzata nel 1998, poi fissata alla prima domenica di maggio, dal medico indiano Madan Kataria, fondatore dello Yoga della Risata.
Ma come è possibile incentivare i bambini a sorridere? Il difficile compito spetta ai genitori, che possono abituare i bambini ad allenarsi a sorridere alla vita affrontando con la giusta ironia le avversità quotidiane. Un allenamento quotidiano sulla quale è bene investire sin da subito per garantire il benessere futuro del piccolo. L’attenzione per le risate è sempre più alta negli ultimi anni in tutto il mondo, tanto che anche in Italia si sono moltiplicate le sedi che promuovono corsi di yoga della risata. Incontri in cui si impara a portare la risata nella quotidianità e a farla diventare lo strumento privilegiato per aumentare l’energia, ridurre lo stress, socializzare e godere di ogni situazione.
Esercizi nati dall’intuizione del Dottor Kataria, supportata da studi scientifici, secondo cui il nostro corpo non distingue la differenza tra una risata spontanea e una risata autoindotta. Pertanto una risata finta produce gli stessi ormoni del benessere, tra cui endorfine, i nostri antidolorifici naturali, e serotonina, il neurotrasmettitore del benessere, oltre a diminuire gli ormoni dello stress come il cortisolo. Pertanto per essere felico non ci resta che allenarci a ridere con o senza motivo.
(Marilia Castelli è giornalista e blogger. Ha pubblicato per la casa editrice Dialoghi il libro “Mia figlia mi sta sul c***o)
https://www.edizionidialoghi.it/negozio/Mia-figlia-mi-sta-sul-c***o-p455626513
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