Stato Donna, 26 aprile 2022. Emmanuel Macron ha appena festeggiato la sua seconda vittoria all’Eliseo con i suoi elettori, com’è d’uso fare dopo una disputa importante. Al suo fianco, come nel 2017, sua moglie Brigitte. Non è facile essere Macron, ma non è neppure facile essere Brigitte. Lui combatte ad armi pari fra uomini e donne che hanno scelto come mestiere quello della politica e il suo ruolo lo posiziona come inevitabile bersaglio dei suoi numerosi detrattori. Mai come questa volta le carte in gioco erano e restano pesanti: una Francia da risistemare, una Russia da convincere a trattare.
Ma per quanto difficile, questo compito resta pur sempre nel mondo di un politico di professione, che ha lasciato l’economia e finanza per diventare, a soli trentanove anni, il più giovane presidente della repubblica francese. Per Brigitte non ci sono stati precedenti o percorsi tradizionali che potessero attutire lo stupore della sua presenza.
Una professoressa amata da un suo alunno non è un ruolo facile. Così cominciò infatti la loro storia. Non deve essere stato facile per lei capire la portata di questo amore. L’infatuazione per una donna gradevole e colta ci può stare, ma solitamente questi sentimenti edipici finiscono nel nulla con il finire della scuola e con la consapevolezza dell’adolescenza matura; allo stesso modo, fisiologicamente, si supera nell’infanzia il naturale trasporto d’amore per la mamma e la rivalità verso il papà. La cui parola detta ai piccoli le regole delle prime leggi sociali che ogni essere umano impara ad apprendere, in una sintesi perfetta fra la vita guidata e la vita autonoma.
Non deve essere stato semplice per una professoressa di circa quarant’anni, sposata e con tre figli, capire le intenzioni di questo giovane, che ha continuato a corteggiarla anche dopo la conclusione degli studi liceali. Qualcosa di importante deve tuttavia aver compreso se il naufragio del suo matrimonio le ha consentito di ricambiare il sentimento, prima, e di sposare il suo ex studente, successivamente.
Sono temi delicati, questi. Il ruolo di docente è delicato. Nel mio lavoro di insegnante ho sentito di pochissime storie simili e quasi sempre era il professore semmai a chiedere con insistenza la mano di una giovane allieva, forte anche del fatto che la differenza di età, quando è l’uomo ad essere più grande, è socialmente accettata. Questa coppia si forma con un rovesciamento dei ruoli ed è lei la più grande fra i due. Di molti anni.
Dandosi inevitabilmente in pasto, sin dalle prime elezioni presidenziali, a quei detrattori che hanno scaricato su di lei il proprio dissenso verso la politica del marito, al limite di insulti. Il più elegante è stato “vecchia”. Naturalmente a chi non ha la sensibilità di usare un linguaggio rispettoso non si poteva chiedere né ieri né oggi di valutare la novità di questa coppia sul piano antropologico.
In genere lui, maschio, se vecchio va sempre bene, lei più anziana di lui non va mai bene. E sono autentiche lottatrici queste donne che hanno aperto una strada del tutto nuova. La prima cosa che scopriamo in un’altra francese illustre, Giuseppina di Beauharnais, la prima moglie di Napoleone, è che era più grande del marito anche se di soli sei anni e che a causa dell’età non poteva dare eredi a suo marito, generale, diventato nel frattempo imperatore. Un secondo matrimonio con la giovanissima Maria Luisa, arciduchessa d’Austria, sistema tutto, o almeno così sembra.
Resta il rapporto di grande affetto di Napoleone verso i due figli di Giuseppina, oggetto di tutte le sue premure. Attenzioni anche dinastiche, incasellati come sono i due ragazzi nei matrimoni con i rampolli di altri importanti regnanti europei. E sappiamo anche delle sofferenze di questo bambino, unico figlio di Napoleone, che doveva continuare la grandezza del padre. Anche Macron, pare, è pago di godere la compagnia dei figli di lei, quasi suoi coetanei, e dei numerosi nipotini. Non sente, dicono, il desiderio di un erede tutto suo, anche senza un impero da tramandare.
Questa donna, al fianco di un uomo che trionfa per la seconda volta in Francia, appare, a noi che la vediamo solo in tv, come una donna di estrema eleganza e discrezione, incantevole nei modi e dolcissima nello sguardo. Una compagna vera, possiamo azzardare, in un mondo che fra i privilegi vede anche quello di amori fuggevoli. Che poi sia la consigliera più ascoltata da suo marito, felice di averla accanto, non può che essere la conseguenza necessaria di un incontro di vita nato fortunoso in un’aula e fra i banchi e poi decisamente fortunato.
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