Boldrini: “La politica è debole nella difesa dei diritti e odiare porta voti”

Stato Donna, 23 aprile 2022. “Viviamo il tempo dell’odio, in cui se usi un linguaggio aggressivo, di quelli che ‘asfaltano’ l’avversario e fanno esultare chi segue allora, sì, ‘parli chiaro’. Se sei corretto viene ritenuto ipocrita, buonista e chi pensa di fare politica senza offendere fa il doppio della fatica. Odiare porta voti”. Presentando in biblioteca provinciale il suo libro “Una storia aperta”, Laura Boldrini, affiancata nel suo intrevento da Daniela Marcone e dalla direttrice della Magna Capitana Gabriella Berardi, ha sottolineato in particolare questo tema presente nelle sue pagine.

Diritti universali oltre i recinti, il libro di Laura Boldrini presentato a Foggia

 

Un problema che include “come la società recepisce il messaggio” che, volto in politica, significa “come l’elettore apprezza. Il problema è seriamente di impoverimento culturale nel nostro paese”. L’erosione dei diritti costruiti nel’900 riguarda ogni versante, dal lavoro alla salute, dalla politica ai partiti che non sono più luogo di raccordo della società e non elaborano un pensiero che includa corpi intermedi. Questo è l’approdo finale della sua riflessione cui si risponde con la cittadinanza attiva, diffondendo sensibilizzazione su questi temi e facendo da specchio a una società che “ha normalizzato tutto”.

Gabriella Berardi

Per chiarire questo introiettare senza pensarci troppo su, ha portato l’esempio dei discorsi d’odio di cui è stata vittima da presidente della Camera, le frasi di Grillo e quelle di Salvini. “Abbiamo normalizzato tutto, in altre paesi una roba del genere non sarebbe possibile, si pensa di intimidire le donne, di non consentire loro di fare politica”. L’uso del femminile era assente prima di lei nei resoconti parlamentari. “Presidenta suona male? Contadina e operaia invece no, il problema arriva quando si sale nella scala sociale perché per centinaia di anni alcune professioni sono rimaste maschili, come l’avvocata, che era quello che avrebbe voluto mio padre per me”.

Di sé e della sua formazione prima di arrivare in Parlamento ha detto: “Nasco da una famiglia di 5 figli, conservatrice, convenzionale, ma io guardavo le cose con gli occhi miei. Ho viaggiato in modo curioso, relativizzando, non portandomi dietro gli spaghetti e il caffè, sono diventata una cittadina del mondo e ho imparato il grande rispetto per le differenze, da assumere come valore aggiunto”. Presente in tutti i conflitti dopo aver vinto un concorso alle Nazioni Unite, “non sono mai stata discriminata come donna, non pensavo potesse essere una problematica salvo scoprire il sessismo e l’essere anche oggetto di gogna quando ho iniziato a fare politica”.

È l’erosione dei diritti costruiti nel ‘900, che siano quelli delle donne, delle minoranze, degli stranieri in Italia. Ha poi fatto riferimento a quella parte di parte d’Europa in cui si vota, certo, ma si è chiesta: “Russia e Turchia, sono democrazie? E le zone Lgbtfree in Ungheria? E il tema dell’aborto in Polonia?”. Di tutto questo parla nel suo libro, presentato con UbiK nella rassegna ‘Fuori gli autori’ della Magna Capitana, pagine in cui è intervistata dalla giornalista Eleonora Camilli e in cui mantiene alta l’attenzione per la politica che, nel migliore dei casi, “non ha più la forza di incidere nella difesa di tali diritti”.

“La parità uomo-donna esiste nei paesi più sviluppati, il congedo genitoriale per il padre, in Spagna sono 4 mesi obbligatori, e in Italia invece chi deve tirarsi sempre indietro sono le donne, anche nella pandemia sono quelle che hanno pagato il prezzo più alto. Le questioni di genere non si sentono da noi, e siamo i penultimi in Europa per occupazione femminile, e per capacità di integrare e di accogliere. Dovremmo prendere esempio dagli altri paesi altrimenti restiamo sempre indietro mentre il mondo va avanti”.

 

 

Redazione

View Comments

  • E parlare di problemi da radical chic te li toglie i voti, cara Boldrini. È bello fare i comunisti ai Parioli e dimenticare i problemi seri del proletariato. Quando siete stati al governo perché non avete fatto una seria riforma dello stato sociale invece di dedicarvi allo ius soli, alla legge Zan, a declinare le cariche pubbliche al femminile o contrastare il fantomatico pericolo fascismo che avete inventato solo perché non avete altri argomenti più validi? Siete lontanissimi dai problemi della gente e quindi, come presunto “partito del popolo”, siete un fallimento senza appello,

Recent Posts

AUTO abolite per sempre, se hai questa fai molta attenzione: non la producono più | Se si rompe sono guai seri

Auto, alcuni modelli sono stati aboliti? Questo modello non sarà più in circolazione nei prossimi…

4 ore ago

WHATSAPP, matrimoni finiti per colpa sua: la TRUFFA RETTILIANA mette in ginocchio intere famiglie | Occhio a non cascarci

WhatsApp pareva aver introdotto una novità esclusiva per la sicurezza delle chat: la chiacchieratissima modalità…

12 ore ago

Ora legale addio, da oggi esiste l’ORA UNIVERSALE | Non si cambia più ora: come devi mettere le lancette dei tuoi orologi

Ora legale addio? Il dibattito in Europa continua, adesso finalmente non dovremo più spostare le…

15 ore ago

Pavimento pulito, in Cina nessuno usa il detersivo eppure è sempre lindo e pinto: con il trucco dell’altezza in 5 minuti ti ci puoi specchiare

Il metodo cinese che mantiene il pavimento sempre perfetto senza detersivi: scoperto il segreto per…

19 ore ago

Ultim’ora AUTO, abbassato il limite di velocità in autostrada: non puoi circolare più a 130 km/h | Ti tolgono la patente se lo fai

Superare i limiti di velocità può causare la perdita della patente? Ecco cosa fare per…

21 ore ago

BOLLETTA ENERGIA, asciugo i panni così e si è dimezzata: tutti che chiedono Bonus e io ho scovato il metodo velocissimo e adatto a tutti

Bollette alle stelle? Ecco come ridurre i consumi e risparmiare sulla spesa energetica, smetti di…

23 ore ago