Mariangela Conte, il teatro e il sogno di chiacchierare con Meryl Streep

StatoDonna, 20 aprile 2022. La passione per il teatro di Mariangela Conte, attrice foggiana, nasce sin da bambina, attraverso i grandi attori del passato come Anna Magnani, Monica Vitti, Eduardo de Filippo, Totò. “Ricordo, con molta gioia, che da adolescente aspettavo il sabato sera con ansia perché dopo le 22, su Rai2, trasmettevano le commedie di Eduardo. Ero affascinata da quel mondo fatto di luci, parole che raccontavano la vita quotidiana di famiglie o persone, che grazie agli attori diventavano spettacolo, il loro talento mi dava forti emozionare, in particolare i loro volti”.

E dal cinema eri affascinata?

Certo, a livello internazionale la mia passione è Meryl Streep, ha questo suo modo impressionante di sconvolgere la sua persona per lasciar spazio al personaggio, ne diventa padrona, la sua personalità è a servizio del personaggio. Non ho la presunzione di pensare di dire che mi piacerebbe recitare in un film con lei, ma sarebbe bello avere la possibilità di chiacchierare con lei sulla pienezza del suo mestiere.

Ti sei diplomata all’accademia di arte drammatica “Sofia Amendolea”. Foggia come ti ha preparata a questa scuola?

Ho frequentato alcuni laboratori teatrali del territorio che mi hanno dato le basi per accedere ai provini per entrare in accademia.

Come mai sei tornata a Foggia?

Me l’hanno chiesto in tanti. Sicuramente Roma offre tante possibilità per quanto riguarda lo spettacolo, ma Foggia, o comunque questo territorio, ha bisogno di persone che attraverso l’arte, il teatro o altri mezzi lo facciano crescere, c’è urgenza di risollevare questo territorio, attraverso la bellezza, raccontando quella famosa verità che Eduardo raccontava con le sue opere. Qui mi sento più necessaria, sento di poter dare un contributo alla mia città, perché per me il teatro o l’arte, insegna, forma, costruisce ponti, apre le menti, ma la cosa più importante è che ti dà una visione completa delle cose.

Di recente ti abbiamo vista nell’ultimo lavoro del collettivo ‘Mediante’ dal titolo “Omissis”. Come vi è venuta l’idea di ispirarvi alla relazione prefettizia per una performance?

In collaborazione con l’associazione Giovanni Panunzio, Eguaglianza, Legalità Diritti – abbiamo registrato la lettura integrale della relazione del Prefetto di Foggia sullo scioglimento del per mafia del Consiglio Comunale. Il collettivo “Mediante” si occupa di arti visive, audiovisive e performative, con obiettivi ben precisi, affrontando le problematiche presenti sul territorio, ma, soprattutto, guardando alla straordinaria bellezza del nostro territorio. Omissis è una performance che parte da un testo “non testo” in cui l’interlocutore della lettura è un maiale blu inerme, che non reagisce a nulla.

A cosa pensi quando dici “bellezza” del nostro territorio

Penso a Foggia e alla provincia, al sole e al vento, a Foggia granaio d’Italia, al capoluogo come snodo ferroviario importante, tutte cose belle che non vediamo quando c’è il brutto di chi vuole comandare con la violenza un territorio meraviglioso.

Quanto è stato difficile recitare su un testo del genere?

A livello tecnico non si presta a una recita drammaturgica o teatrale, a livello emotivo sì. Come cittadina mi porto dietro quel senso di sconfitta per cui ti dici che, dopo tanti sacrifici e tanti sogni, alla fine gioca la mafia su tutti i fronti. Faccio un esempio, le case popolari che vanno a chi “comanda” e invece una famiglia che ha 5 figli, e non sa dove andare, magari la sta ancora aspettando. È questa spinta emotiva che ti guida, per un attore o un’attrice che viene da fuori sarebbe più difficile addentrarsi in questo quotidiano. Io certo sono solo un tramite, non posso nulla, ma la speranza di un attore è anche aprire le menti di altri.

Un lavoro faticoso…

È stato un lavoro molto lungo, infatti la performance dura bene 6 ore e il video che abbiamo diffuso è una piccola presentazione. In quella relazione è raccontata una importante parte di storia del nostro territorio.  È necessario prendersi cura di ciò che accade intorno a noi, leggere, documentarsi e partecipare. Questo progetto vuole condividere anche il lato più oscuro del nostro territorio, e attraverso l’attività artistica, trasformare l’energia negativa in energia positiva.

(Mariangela Conte, attrice foggiana, si è diplomata nel 2011 all’accademia di arte drammatica “Sofia Amendolea” di Roma. Per molti anni ha diretto il Teatro delle Polvere insieme ad altri suoi colleghi e ha anche collaborato con il Cut “Centro Universitario Teatrale” di Foggia. È regista di diversi spettacoli e anche conduttrice di diversi laboratori non che attrice. Al momento lavora con il collettivo Mediante, una realtà che si occupa di arti visive, audiovisive e performative, con obiettivi ben precisi, affrontando le problematiche presenti sul territorio, ma, soprattutto, guardando alla straordinaria bellezza del nostro territorio).

 

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