Luciana Raffaele: “Esperta della macchina amministrativa, mi candido a sindaco di Stornara”
StatoDonna.it, 12 aprile 2022. Candidata sindaco alle prossime elezioni comunali del 12 giugno, donna, avvocato specializzato in diritto del lavoro, che, afferma, “conosco bene la macchina amministrativa essendo stata, per oltre tre anni, assessore al bilancio del Comune di Stornara”.
È Luciana Raffaele.
Nel 2020 aveva rassegnato le dimissioni per motivi di natura esclusivamente politica legati ad insanabili divergenze di metodi e di visione sulla gestione della cosa pubblica. Aveva, dunque, allora continuato il suo percorso politico come consigliere di minoranza.
Si presenta, oggi, così sulle pagine di Statoquotidiano.
Come donna, cosa pensa di portare al suo paese nella politica?
“Come Sindaco, intendo lavorare per far emergere il ruolo della donna all’interno non solo della politica ma anche in ogni ambito sociale e di lavoro in cui dominano ancora logiche maschiliste e discriminatorie.
Tante donne come me sono riuscite a farsi spazio nella società e nel lavoro, altre non trovano le condizioni per farlo perché impegnate a tempo pieno ad occuparsi della famiglia e dei figli. Ritengo sia necessario incrementare le politiche per la famiglia con sostegni economici per usufruire dei servizi di asilo nido ovvero attraverso progetti riguardanti l’attività postscolastica finalizzati a conciliare il ruolo di madre con la libertà di esercitare una professione e partecipare alla vita politica, economica e sociale del Paese”.
Quali sono le iniziative principali che realizzerebbe a favore delle donne?
“Oltre a quelle esposte in precedenza, lavoreremo per implementare i servizi rivolti alle donne vittime di violenza coinvolgendo le associazioni che da anni si occupano di questo tema.
Inoltre, ci impegneremo per sostenere le iniziative di politica attiva del lavoro già messe in atto a livello nazionale e regionale, favorendo l’informazione e la consulenza sulle opportunità riservate alle donne, anche nel campo dell’autoimprenditorialità femminile”.
Quali pensa che siano gli aspetti della comunità di Stornara che richiedono interventi urgenti?
“C’è molto da lavorare in ogni ambito.
Il lavoro, la sicurezza e i servizi sociali saranno le nostre priorità. Molte famiglie vivono situazioni delicate di disagio economico che la pandemia ha incrementato. Le famiglie e le attività commerciali stanno pagando le conseguenze di una crisi economica interminabile. C’è bisogno di cambiare rotta nelle scelte politiche, ponendo l’attenzione sul sostegno alle imprese di Stornara e creando opportunità di lavoro sfruttando le risorse del PNRR.
Inoltre, in questi anni, abbiamo assistito ad un incremento del debito pubblico con la conseguenza di un aumento sproporzionato dei tributi e del costo dei servizi”.
Quali, quindi, le iniziative che intendete mettere in campo?
“Abbiamo un piano di riduzione degli sprechi con l’obiettivo di ricavare risorse finalizzate alla riduzione dei tributi per famiglie, imprese ed attività commerciali in difficoltà.
Sul piano della sicurezza e dell’ordine pubblico, il nostro programma prevede l’incremento delle forze di polizia locale e degli strumenti di videosorveglianza.
C’è poi il tema della sicurezza ambientale per troppo tempo trascurato. Le nostre periferie e le campagne sono inondate di rifiuti ed ecoballe smaltite illecitamente che vanno rimossi prima che possano contaminare in maniera irreparabile i prodotti della nostra terra. Lavoreremo con la Regione Puglia e con il Governo per attuare politiche di prevenzione e di contrasto a questo fenomeno che riguarda tutti i 5 reali siti.
Altra questione rilevante è quella dell’emergenza legata al campo Rom”.
Questione extracomunitari, quindi.
“Ciò che è accaduto a Birka e Christian è stato une degli eventi più tragici per la nostra comunità. Serve davvero a poco dirsi addolorati per la morte atroce di due bambini così piccoli se poi tutto si risolve in una delibera di sgombero che non risolverebbe comunque il problema.
Pertanto, riteniamo un fatto gravissimo che Stornara sia stata esclusa dalla distribuzione dei fondi del PNRR per lo smantellamento degli insediamenti informali e ci batteremo con tutte le nostre forze affinché la filiera delle istituzioni intervenga in maniera efficace e definitiva prima che simili tragedie possano ripetersi”.
Daniela Iannuzzi