I volti ingenui e mitici di Angela Vocale, mostra antologica al Mat

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Angela Vocale

Stato Donna, 12 aprile 2022. Dal primo di aprile nelle sale espositive del Mat di San Severo si può ammirare la mostra Antologica “Tra-volti” di Angela Vocale. L’artista sanseverese espone le sue opere nel Museo dell’Alto Tavoliere dopo aver esposto al Museu Europeu d’Art Modern di Barcellona, le opere accompagnano lo spettatore nella transizione della Vocale dalla Spagna all’Italia.

Questa è la quinta mostra personale e raccoglie 41 pezzi tra dipinti, ritratti e stampe. Le opere rappresentano scene di vita quotidiana, ritratti di sconosciuti o amici italiani e non. È una mostra antologica e racchiude diverse tecniche.

La prima tela che apre la mostra è un ritratto femminile, con una virgola di colore rosso e insieme agli altri 7 ritratti che riempiono lo spazio espositivo ognuno porta una  virgola di un colore diverso e nell’insieme formano un arcobaleno. Vuole essere per l’artista un manifesto positivista in questo difficile periodo.

Alice nel ritratto di Angela Vocale

La linea che apre il manifesto è la linea rossa di Alice. “Immaginando una Alice che ci parla della sua esperienza, una sorta di racconto che non viene dal passato, ma dalla quotidianità e ci dimostra quanto l’ingenuità, che oggi  risuona come una debolezza, sia un valore aggiunto. Con quest’opera voglio far capire a chi la guarda che bisogna sempre andare fieri dell’ingenuità, è un pregio, non un difetto. Alice, la protagonista della prima opera, è ingenua, ma non è debole. Mi piace mostrare così la visione del mondo di Alice, ma anche delle altre donne presenti nelle mie opere, donne che non potendo difendere la loro ingenuità subiscono dal male che le circonda”.

Nell’insieme la mostra è un parlare e soprattutto difendere la violenza di genere. “Alice dà manforte alle ragazze che si vergognano di essere ingenue mentre dovrebbero andarne fiere”, aggiunge Angela. Nel “manifesto positivista” ci sono altre figure femminili, ad esempio c’è un’opera che rappresenta un brindisi alla vita. Dopo la fine della terza ondata di quarantena Covid, l’artista ha voluto rappresentare una donna che brinda con un tatuaggio sul braccio raffigurante la fenice.

L’artista completa la sua visione del mondo e dell’epoca storica con delle stampe contemporanee innescando un particolare interesse verso il mondo dell’arte, della storia,  della filosofia, del mito e della scienza. Le opere classiche sono esposte nelle sale del Museo dell’Alto Tavoliere insieme ai reperti archeologici, e salta subito all’occhio un abbinamento anche di colori, i colori della terra e i reperti stessi.

La prima parte del percorso espositivo è caratterizzato dalla sessione dei ritratti grafici, dove le sembianze reali di donne e uomini hanno lo scopo di travolgere lo spettatore attuando un processo di immedesimazione.

Una volta conclusa la riflessione dei ritratti a matita, il percorso espositivo si sviluppa nella sezione dedicata al realismo pittorico in un connubio tra mito e realtà che si esprime attraverso la realizzazione di Ercole.

La mostra dedicata a questa artista vuole esprimere la visione olistica del MAT, il quale diventa il cuore palpitante che alimenta gli organi della conoscenza storica, culturale e sociale, dove le diverse correnti artistiche legate al classico, al romantico e al contemporaneo si legano tra loro da un filo che le congiunge rendendole coerenti l’una con l’altra per esplodere in un gioco virtuoso di luci e di ombre. Il MAT, come le scene che si prepara a ospitare, diventa specchio della realtà del territorio, ricco e fertile, pronto a nutrire la curiosità, le menti e gli animi degli spettatori.

Rosa Mariani, 12 aprile 2022