Palladino (M5s): “Attacchi personali contro di me, ma io resto all’opposizione”
Stato Donna, 10 aprile 2022. “Chiama solo quando le serve aiuto per ricoprire cariche istituzionali”. Così il sindaco di S. Giovanni Rotondo Michele Crisetti replicando- il 4 aprile scorso, question time del consiglio comunale- alla consigliera del M5s Nunzia Palladino. Da quel momento si è scatenata una serie di repliche da parte dei consiglieri di maggioranza contro di lei inviate tramite comunicati stampa. La carica cui allude il sindaco è quella di consigliera provinciale che Palladino ricopre, oltre a quella comunale.
“Mai una proposta concreta in quasi tre anni di amministrazione è arrivata dal M5s se non quella dell’installazione della panchina rossa in piazza Don Bosco”, scrivono Salvatore Ricciardi e Leonardo Maruzzi, rispettivamente presidente del consiglio comunale e consigliere comunale. “Ha chiesto collaborazione nell’attività amministrativa e poi si è smentita con post contro l’amministrazione”. Riemergono anche vecchie ruggini nelle note stampa: “Vid come sta Mariapia Patrizio, dic un cinc è dic poc”, riguardo a un apprezzamento poco felice rivolto da Palladino in aula, durante un consiglio via zoom, all’assessora Maria Pia Patrizio. “Se mi servite siete bravi, se non mi servite siete imbarazzanti, inadeguati, cinici”, sintetizza il circolo Pd “Nicola Cisternino” su quello che ritiene sia l’agire della consigliera.
Nunzia Palladino replica alle accuse nei suoi confronti: “Sono andati sul personale anche perché io faccio un’opposizione concreta e mi studio le carte, i nostri portavoce sanno tutto quello che faccio in amministrazione e godo del loro appoggio. È un atteggiamento ignobile non solo quello di sovrapporre le cariche istituzionali, ma di spostare il confronto dal piano politico a quello personale. Sono consigliera provinciale perché la scelta di convogliare i voti anche su di me è stata del Pd provinciale, che non aveva dei propri consiglieri”.
Su quell’uscita secondo un modo di dire locale, “sta come un cinc” rivolta all’assessora, non si capacita che sia stata riportata in auge: “Mi sono scusata subito dopo, sono andati a ripescare una cosa vecchia per usarla contro di me. Per quanto riguarda la panchina rossa è stata un’iniziativa svolta di comune accordo con l’assessora”. Ribadisce il suo ruolo di opposizione: “Non ho fatto nessuna proposta, di questo vengo accusata? Ma io sono all’opposizione, faccio le mie interpellanze, come sulla centrale a biogas, cui mi sono opposta, come per la richiesta di chiarimenti sull’attività del canile e oggi sulla questione accoglienza dei profughi”. È su questa attualità che si è aperto un duro scontro tra maggioranza e minoranza nei momenti convulsi di arrivo dei profughi.
Crisetti, contro quelli che lo accusavano di aver chiuso le porte alla solidarietà, ha spiegato in aula quali accertamenti sarebbero stati necessari sulle strutture ricettive, verifiche poi avvenute da parte delle autorità competenti e in seguito alle quali gli ospiti si sono recati in Abruzzo. È questo passaggio in particolare, la contestazione al sindaco dell’accoglienza nel paese di S. Pio, ad aver mandato su tutte le furie l’amministrazione. Dalla Lega del consigliere di opposizione Mauro Cappucci si aspettava l’attacco ma, probabilmente, non da Palladino. Il tema, a questo punto, è politico, non di merito, visto che quello dell’accoglienza è passato al vaglio di altre competenze in breve tempo, come richiesto dall’emergenza, e risolto secondo le prescrizioni sanitarie, della Prefettura e del Tribunale per i minori.
“Ma sappia il sindaco che il suo posto lì- dice Palladino che lamenta, in ogni caso, un mancato coinvolgimento nella vicenda profughi anche nel suo ruolo di consigliera provinciale- lo deve anche ai voti del M5s. Penso che avrebbe voluto vedermi con loro, sono ormai tre anni che va avanti questa storia, ma io resto dove sono, all’opposizione, non voglio che il M5s scompaia nella maggioranza”.
Paola Lucino, 10 aprile 2022