Il menù senza prezzi per le donne? “Un pensiero molto galante”
Stato Donna, 9 aprile 2022. Al ristorante il menù può essere diverso in base al fatto che tu sia una donna o un uomo. Mai vista una cosa simile? Poco comune, diciamo, dato che, quando ti sottopongono la varietà dei cibi da ordinare, un cliente, a prescindere dal sesso, può valutarne anche il prezzo.
Ma a Venezia, in un ristorante, l’influencer australiana Abbie Chatfield (in foto di copertina) si è ribellata al fatto che i menù per gli uomini fossero prezzati, per le donne no, questo sulla base di un certo “galateo di genere”. Per lei, decisamente, si tratta di una forma di patriarcato. Ne è sorta una polemica con pareri diversi circa la modalità menù, alcuni grandi chef, uomini e donne, ritengono le accuse di sessismo esagerate, altri che questa differenza di menù sia antiquata. La chef Viviana Varese, sollecitata sul tema dal Corriere della sera, dice: “Un tempo si insegnava a scuola a dare il menu senza prezzi alle donne. Ma per fortuna le cose si sono evolute e oggi le clienti si incavolano. Anche la carta dei vini: va al centro o a chi la chiede, mai di default all’uomo”. Antonia Klugmann è ancora più netta: “L’idea che la donna non paghi è antiquata. In 17 anni non ho mai consegnato un menu senza prezzi, a meno che non me lo chiedessero. Io stessa, se fossi ospite, vorrei sapere quanto paga l’altro”.
Un altro pretesto per fare polemica- dice Letizia Consalvo, chef e titolare del ristorante di Foggia “Laboratorio di felicità”- è un modo per far parlare di sé. Io lo ritengo estremamente carino, la galanteria prescinde dalle battaglie di genere per cui resta sempre bel un gesto che uomo può rivolgere a una donna. Non è escluso che, se a prenotare è lei, possa chiedere di fare la parte galante nello stesso modo”. Letizia Consalvo ritiene molto carino anche il fatto che, se hai degli ospiti, non vuoi fargli sapere quanto hai pagato. “Mi viene da dire che forse il garbo è sempre più lontano dai nostri tempi e che la ricerca di audience sempre più sfrenata, e quindi ogni gesto è comodo per esser sfruttato in ogni senso”.