StatoDonna, 7 aprile 2022. “La parità tra uomo e donna non può essere solo fatta di dichiarazioni di principio. C’è purtroppo una disparità che diventa addirittura non solo pregiudizio ma, in qualche caso ancora più grave, consolidamento di una cultura patriarcale che porta addirittura ad un numero infinito di delitti che colpiscono le donne. L’epoca dei convegni, delle dichiarazioni di principio deve essere sostituita da interventi pragmatici”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, oggi a Bari in occasione dell’evento “Le Meridiane – Recovery Sud il capitale delle donne”, intervistato da Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno.
Attraverso incontri, talk, dibattiti e visite guidate d’autore sul tema delle donne quali protagoniste del mondo delle istituzioni, dell’impresa, della cultura, dell’innovazione e dello sport, l’evento è stato anche l’occasione per fare un punto sulle opportunità offerte alle donne ancora escluse dal circuito produttivo del Sud.
All’incontro, tra gli altri, hanno partecipato anche la ministra per Il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, e la Consigliera del Presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Programma, Titti De Simone.
“In Puglia – ha aggiunto Emiliano – tutte le aziende che non sono in grado di dare alle donne le stesse opportunità degli uomini, in termini di stipendi e di posti di lavoro, rischiano di non avere finanziamenti o altri tipi di sostegno. È un provvedimento forte che colpisce alla tasca il sistema di impresa, ma che serve anche per cambiare la testa”.
Inoltre il presidente Emiliano ha risposto a diverse domande sul tema del PNRR: “C’è il sospetto fondato che il PNRR venga investito in sostituzione di fondi nazionali già assegnati al Sud e che così si componga la quota del 40% e c’è il sospetto che in questa maniera i fondi che dovrebbero andare in modo supplementare del Pnrr al Mezzogiorno in realtà sostituiscano soldi che al Sud era già stati dati negli anni passati. Il 40% “è una norma di legge e la faremo valere – ha affermato Emiliano – , ma ora l’altro problema vero è che siamo di fronte a una crisi internazionale prima dovuta al Covid e ora la guerra, c’è un buco nel bilancio dello Stato gigantesco e il PNRR verrà probabilmente usato per metterci una pezza, sia pure in maniera indiretta. Quindi è evidente che immaginare le Regioni del Sud che combattono contro il Governo o contro le Regioni del Nord in questo momento non ha né capo né coda come strategia. Bisogna avere un atteggiamento serio e competente e avere istituzioni autorevoli”.
Emiliano ha poi ribadito “le difficoltà dei Comuni italiani nell’attuare direttamente il PNRR. Il PNRR salta completamente le Regioni se non per alcuni provvedimenti di settore. Uno di questi, molto importante, riguarda la Puglia quale regione pilota assieme alla Lombardia per la telemedicina. Invece, le Regioni non partecipano al coordinamento della finanza pubblica, tra lo Stato centrale e i Comuni, nella gestione del PNRR assieme ai fondi nazionali e ai fondi europei. La mancanza delle Regioni a sostegno dei Comuni in questo sforzo rivoluzionario si sente moltissimo. E questo è stato un errore che ho più volte denunciato, seppure con garbo, perché io sono dalla parte di Draghi anche quando non sono d’accordo con lui”.
Durante l’incontro, rivolgendosi alla ministra del Sud Mara Carfagna, il presidente Emiliano ha parlato del progetto dei cantieri navali Ferretti a Taranto. “Chiedo un segnale, abbiamo fatto tanto per portarli a Taranto” ha detto Emiliano, questo perché “il progetto è bloccato alla Corte dei Conti, ma ci sono 1.500 posti di lavoro in ballo”
La ministra ha risposto che “questo investimento sollecitato dalla Regione Puglia mi sta molto a cuore e lo abbiamo inserito nel contratto di sviluppo per Taranto. Non posso che accogliere l’invito e sollecitazione. Direttamente con la Corte dei Conti e il collega Giorgetti interloquirò nelle prossime ore perché arrivi quanto prima il visto e si sblocchi la situazione”.
“Siamo presenti a questa bellissima iniziativa del Corriere dal titolo così evocativo – ha spiegato De Simone – per presentare il lavoro svolto dalla Regione Puglia a partire dall’agenda di genere, per superare il divario di genere in tutte le dimensioni del vivere sociale, lavorativo, economico e civile. Le donne sono la più grande forza trasformativa che questo paese possiede e che soprattutto il Mezzogiorno possiede, per ricucire il divario storico con il Nord. Quindi necessitiamo di uno straordinario investimento sulle competenze, sulla forza e sul lavoro delle donne. E sui servizi che devono essere impegnati a loro supporto per la conciliazione vita-lavoro e per una maggiore condivisione dei carichi di cura. Questa è la grande sfida di questi anni attraverso il PNRR e la nuova programmazione dei fondi europei”.
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