Antigone sul carcere di Foggia: “Problemi enormi, la politica intervenga”

0

Maria Pia Scarciglia (a sin. presso il carcere di Foggia il 25 marzo 2022) Foto: associazione Antigone Puglia)

StatoDonna, 26 marzo 2022. In visita alle carceri di Foggia ieri, durante la protesta degli agenti di polizia penitenziaria, è arrivata la presidente di Antigone Puglia, l’avvocata Maria Pia Scarciglia. All’uscita ha espresso le sue considerazioni sulla situazione riscontrata all’interno della struttura carceraria.

Nel video girato da Foggia città aperta all’uscita, Scarciglia (a sin. nella foto di copertina) dice: “Nel carcere ci sono 567 detenuti di cui 28 donne e 82 stranieri su una capienza regolamentare di 362 posti. Il carcere ha diversi problemi, come spiegato dalla direttrice e dal comandante a proposito della ripresa postpandemica. Ha bisogno di manutenzione ordinaria perché ci sono dei reparti che secondo noi andrebbero chiusi. Abbiamo visto da vicino il reparto infermeria dove sono allocati i detenuti psichiatrici e tossicodipendenti.

C’è una cella che va contro ogni standard di dignità, in questa situazione a nostro avviso alcuni spazi andrebbero banditi, oltre che chiusi, e i detenuti trasferiti altrove. Ci sono anche i detenuti psichiatrici e tossicodipendenti, che sono tanti, 200, gestiti secondo protocolli. È un problema enorme”.

Scarciglia ha sottolineato anche lo scarso contatto del carcere con il territorio: “È come se fosse staccato dalla città, con pochissime opportunità di inserimento e pochissimi volontari che entrano nel carcere. La pandemia ha rallentato tutto questo, ma sarebbe anche il caso di ripartire e che la politica si facesse anche carico dei problemi enormi che il carcere di Foggia ha”.

Sinistra Italiana Foggia plaude ed appoggia pienamente Antigone nel suo lavoro di denuncia delle condizioni dei e delle detenute della casa circondariale di Foggia. “Le condizioni di vita di centinaia di persone continuano ad essere non idonee e a volte – come nel caso dei detenuti con problemi psichiatrici ed affetti da tossicodipendenze – offensive della dignità umana” dice Mario Nobile, segretario provinciale di Sinistra Italiana.

Crediamo che sia particolarmente significativa la denuncia fatta da Antigone in relazione alla carenza di percorsi di reinserimento sociale e lavorativo, circostanza che non solo tradisce la funzione rieducativa della pena, ma soprattutto non consente a coloro che hanno commesso dei reati per motivi economici di uscire dalla trappola della povertà e, quindi, di liberarsi dal giogo della della criminalità, spesso di quella organizzata. Tra gli aspetti strutturalmente più problematici vogliamo porre l’accento sulla piccola struttura (all’esterno del carcere) che dovrebbe essere destinata a sala di attesa dei familiari e che, invece, si trova in totale stato di degrado, piena di rifiuti e con panche divelte, mentre all’interno del carcere un focolaio Covid nell’ala femminile ed una grande area verde che potrebbe essere utile proprio per le visite estive, purtroppo totalmente inutilizzata”.

“Il territorio, le istituzioni e gran parte di forze politiche e sociali- prosegue Nobile- continuano ad essere lontane anni luce dal carcere, percependolo come un luogo staccato dal mondo esterno, ignorato e per questo meritevole di servizi e tutela dei diritti; noi di Sinistra Italiana Foggia la pensiamo diversamente e per questo continueremo – anche grazie allo straordinario lavoro dell’Associazione Antigone – a tenere alta l’attenzione sulla condizione della popolazione carceraria”.