La seria leggerezza di “Donne dududu…” fra tradizione e attualità

StatoDonna, 21 marzo 2022. Il gruppo “Artisti Associati”, si è riunito la prima volta per il recital “Parliamo di Donne” a Palazzo Dogana il 23 marzo 2018, in occasione della chiusura del progetto “La Vie en rose”, promosso dalla consigliera alle Pari opportunità della Provincia di Foggia Antonietta Colasanto.

Uno spettacolo che in seguito, in varie occasioni e in diverse stagioni, a Foggia e in provincia, ha visto sempre un pubblico entusiasta e partecipe.

Sei donne e un musicista il gruppo fondante; attori, musicisti e ballerini ospiti di volta in volta per una riflessione su stereotipi, conquiste, battaglie per i diritti, tradizione e modernità. Una riflessione, fra teatro e musica, messa in scena raccontando la storia dei diritti e le figure di donne straordinarie, rivisitando grandi autori, scrivendo testi nuovi, musicando poesie significative, con la cifra della “seria leggerezza”, cercando comunque e sempre di sorridere nonostante tutto.

Dopo quattro anni e la “distrazione” di altri spettacoli (“Parliamo d’Amore” e “Totò, Napoli e dintorni”) eravamo pronti a rivisitare lo spettacolo; abbiamo cercato testi e canzoni scritti da donne, monologhi di classici che descrivono donne di grande carattere, canzoni che raccontano costumi, tradizioni e pregiudizi. Non dimenticando certo l’attualità tragica delle emergenze delle guerre, come quella decennale in Siria, che ha aggravato le disuguaglianze di genere e la violenza ai danni delle donne, le consuetudini dure a morire come i matrimoni forzati e le mutilazioni genitali e gli infanticidi femminili, la sproporzione economica.

E la condizione della donna in Afghanistan che ha perso nuovamente quei diritti faticosamente conquistati, come il diritto all’istruzione… Dovevamo parlarne, ma cercavamo ancora la “leggerezza”. Cominciando dal titolo: “Donne dududu…”. E invece il 24 febbraio ci siamo svegliati con la guerra a due passi da noi. Abbiamo deciso in primis di devolvere una parte del ricavato dalla vendita dei biglietti alle famiglie, alle donne e bambini che stanno soffrendo. Per questo ci siamo rivolti ai Lions Foggia Arpi e di conseguenza alla loro Fondazione (LCIF) che si occupa di progetti umanitari a livello internazionale. Poi abbiamo modificato il copione.

Alle fate, alle streghe, alle donne di fuoco, alle donne arrabbiate, alle donne angelicate, alle sciantose, alle donne musulmane incavolate per i fondamentalisti dalla fede fasulla, ai poeti musulmani che scrivono versi meravigliosi sulle donne, abbiamo aggiunto le madri che cantano ninne nanne di pace, donne che fanno scioperi per la pace, donne che inneggiano alla vita e all’amore anche e soprattutto se hanno vissuto la guerra.

Le voci delle donne si sono arricchite della voce di Lesya Ukrainka, pseudonimo di Larysa Petrivna Kosach, poetessa e patriota ucraina vissuta 150 anni fa, la cui effige appare su una delle banconote ucraine, che scrive, nei versi che abbiamo scelto, come vivesse in questi giorni nella sua terra, che anche se niente ti fa sperare, bisogna sperare ugualmente e pensare che dopo l’inverno buio sbocceranno i fiori della primavera.

Inoltre sono presenti i testi di due donne foggiane. Della giornalista Annalisa Graziano, presentiamo una delle storie femminili di dolore, di svolta e rinascita del suo coinvolgente e toccante libro “Solo Mia”. Di Rosa Serra, dalla vena poetica sensibile e profonda, abbiamo inserito dei versi scritti proprio per questo particolare 8 marzo: “Nel cuore grande delle donne”, in cui le donne dolenti delle terre insanguinate mantengono la capacità di tessere una nuova vita di forza e amore.

“Donne dududu… Pensieri, sogni e canzoni”, il 26 e 27 marzo presso il Teatro Regio di Capitanata, è condotto da sei donne, una fisarmonica e un uomo: la regista e attrice Maria Staffieri, le attrici Marilena Salvatori, Amalia Ponziano, la new entry Manila De Mari, la cantante e attrice Giustina Ruggiero, il soprano Franca De Magistris, il fisarmonicista, compositore (sue le musiche originali di alcuni canti) e cantante Michele dell’Anno.

Siamo madri, padre, nonni, insegnanti e non solo, con diverse e particolari esperienze di vita e di lavoro (una è doganalista!), ma tutti accomunati chi da lunga, chi da lunghissima frequentazione delle tavole del palcoscenico, in spettacoli di teatro e musica per adulti e bambini, per progetti culturali e sociali, per divulgare e per dare emozioni, e sempre, se possibile, nonostante tutto, far sorridere.

a cura di Giustina Ruggiero, 21 marzo 2022

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