Arrivederci adorato zio Rino, raffinato uomo d’altri tempi
StatoDonna, 21 marzo 2022. Lo scorso 15 Marzo, nel cuore della notte, si è silenziosamente conclusa l’esistenza terrena di un grande uomo, che della discrezione, della modestia e del silenzio aveva fatto l’emblema della propria vita.
Margherita di Savoia, la terra delle saline, piange la dolorosa scomparsa del Professor Ruggiero Mavelli, dai più conosciuto come “Rino”, già docente di Matematica e Scienze presso numerosi istituti scolastici, laureato in Matematica e Geologia, uomo di sconfinata cultura e innata eleganza, celebre per la straordinaria meticolosità, la dedizione e l’amore con cui svolgeva la “missione” di insegnante.
È stato un insostituibile punto di riferimento per studenti di ogni livello, ligio ed esigente, ma immensamente buono e generoso: un professore d’altri tempi, integro e
irreprensibile, giusto e coscienzioso, che ispirava istintivamente grande rispetto.
Il professor Rino Mavelli era anche un bell’uomo, aitante e slanciato, raffinato e distinto, eppure sempre riservato e modesto; conduceva una vita semplice, interamente dedicata allo studio, all’insegnamento e alla famiglia. Lascia l’amatissima moglie Francesca, collega e docente di Lettere, e i figli Martina e Rocco.
Nel cuore dei familiari e degli amici resterà vivo il ricordo della forza straordinaria, della dignità, del coraggio con cui ha affrontato la lunga malattia che lo ha strappato all’affetto dei suoi cari. “Una bella persona, che si è mostrata calma e paziente perfino nelle situazioni più difficili. Un uomo gentile, mite, perbene.”, è il ricordo commosso dei medici che lo hanno premurosamente assistito presso gli Ospedali Riuniti di Foggia e l’Istituto Oncologico I.R.C.C.S. – C.R.O.B. di Rionero in Vulture (Pz).
“Desideriamo esprimere la più sincera riconoscenza al personale sanitario del Day Hospital Oncologico del CROB, e in particolare al dott. Alfredo Tartarone, per la dedizione e la premura che ha riservato a nostro padre. Ringraziamo inoltre le hostess, gli addetti al servizio di accoglienza e tutti gli operatori che hanno voluto dedicare anche un solo gesto gentile al nostro adorato papà. Dedichiamo un sentito e doveroso ringraziamento al personale medico e infermieristico della S.C. di Chirurgia Toracica degli Ospedali Riuniti di Foggia”, dichiarano Martina e Rocco Mavelli.
Come spesso accade, la reale grandezza di un uomo viene correttamente misurata soltanto “a posteriori”, poiché corrisponde fedelmente al vuoto lasciato dalla sua scomparsa. Per questa ragione, e per non cedere agli agghiaccianti stereotipi di cui ridondano le commemorazioni, vogliamo riportare tra queste righe il post che un’ex allieva, Rosy Gesù, ha dedicato al Professor Mavelli: “Apprendo la notizia con molto dispiacere e mi rattristo per la scomparsa del caro prof. Mavelli. Ricordo ancora la sua camminata verso le classi, con un faldone di libri che pesava dieci chili, onorato di fare lezioni della sua matematica. Non esisteva valigetta che potesse contenere quel sapere. Per anni ha portato i suoi libri tra le braccia, comprimendosi il petto, e non vedeva l’ora di lasciarli cadere sulla cattedra e dire: “Eh?? Il PESO della cultura!”, scatenando grasse risate.
Era fatto di compostezza e di disordine al tempo stesso, viveva nel suo mondo di calcoli e di una perfezione tutta sua che nessuno era degno di comprendere. Per un attimo il tuo sguardo ti inceneriva e il momento dopo ti chiedeva cosa pensassi dell’ultima partita Juve-Inter. Poche persone fanno i professori per passione, ma lui lo faceva per missione. La saluto, caro Prof, e la ringrazio per essere stato un uomo d’altri tempi, cordiale e onorevole.
“2 X 0?”
“1!”
“Mè vattinn, vè!”
Ciao, Prof.”
Arrivederci, adorato zio Rino.
Daniela Marasco, 21 marzo 2022