Stato Donna, 16 marzo 2022. La preziosa testimonianza di “Maria”, amante di un boss locale, e che ha contribuito a mettere alla sbarra il gotha della mala cerignolana nell’ambito del processo Cartagine, negli anni 90, è andata in scena questa mattina al Teatro Roma di Cerignola alla presenza degli studenti delle scuole superiori della città in un incontro fortemente voluto dall’amministrazione Comunale.
“Sola contro la Mafia” è una storia vera, che si è iniziata nel 1984 e ancora non trova fine. Maria, ai tempi giovane e dal passato complicato, conosce “Vito”, del quale si innamora perdutamente prima di iniziare a scoprire, poco a poco, il lato oscuro di quella relazione. Vito è un boss di Cerignola, che negli anni 90 vive sulla sua pelle la faida tra clan e quella storia d’amore finisce per essere lo specchio di quei concitati anni, tra imboscate, vestiti sporchi di sangue, sequestri, omicidi, armi e tanta violenza.
Non potendo fuggire da quel legame, poiché minacciata, Maria scopre di essere incinta e scappa per sempre da Cerignola diventando testimone di giustizia:“So che non rivedrò mai più la mia terra”, dice in un audio diffuso dallo scrittore e giornalista Francesco Minervini, che ha raccontato la sua storia nel libro “Non la picchiare così”, edito da “La Meridiana” e diventato oggetto della rappresentazione teatrale “Sola contro la Mafia”, affidata alla regia di Vito D’Ingeo e all’interpretazione di Arianna Gambaccini.
“Abbiamo fortemente voluto che questo monologo- spiega l’assessore alla cultura Rossella Bruno- si svolgesse proprio qui a Cerignola. La platea dei nostri studenti ha mostrato grande interesse per una storia a tratti surreale, ma che purtroppo racconta la verità. Maria, con non poche difficoltà, ha superato le sue paure e ha affrontato la Mafia a viso aperto, contribuendo al buon esito del processo Cartagine, che negli anni 90 ha smantellato i clan di Cerignola. Oggi Cerignola ha voluto comunicarle, a distanza, che questa è ancora la sua terra”.
“È stata un’operazione culturale potente, inseguita da tempo, che- commenta il sindaco Francesco Bonito- incarna i valori dell’antimafia sociale. Conoscere per capire e capire per combattere il sistema mafioso che con varie sfumature soffoca la nostra realtà ed il nostro territorio. Il filo conduttore di questa mattina è stato “coraggio” nel dire no alla mafia. Questo è il messaggio che vogliamo trasferire ai nostri ragazzi, che, sono sicuro, avranno modo di riflettere su una realtà che forse pensavano potesse esistere soltanto nei film”.
WhatsApp, come nascondere il numero per proteggere i tuoi dati personali? Scopri questo trucco da…
Un'azienda straniera ha aperto nuove opportunità per italiani. Di quale parliamo e quali sono i…
Le auto Euro 4 verso il tramonto: nuove regole, vecchie abitudini da abbandonare e alternative…
La notizia ha lasciato il pubblico senza parole. L'annuncio è arrivato in diretta in un…
L'annuncio ha lasciato senza parole i clienti della banca, che ora dovranno recarsi altrove. Dove…
Ritardo aereo, quali sono le condizioni per cui puoi richiedere un rimborso. Scopri ora come…