L’arte delle donne e la guerra degli uomini in un intreccio fra Russia e Ucraina

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Stato Donna, 9 marzo 2022. (Cerignola). Dopo la splendida mostra della pittrice Lucia Magnifico, dalla stessa magistralmente narrata in una fusione coi propri racconti di vita, anche il secondo evento organizzato in occasione della Giornata internazionale della Donna dall’Associazione “Noi – salotto delle donne” accompagna e si adagia su questa tematica.

Ieri sera, ambientato nella cornice della biblioteca di Palazzo Reitani, Asia Bezrukoca, cittadina ormai cerignolana ma di nazionalità russa, ha superbamente narrato del percorso artistico ed umano della pittrice russa Zinaida Serebrjakova. Anche lei come la apprezzatissima “guida” cerignolana, esperta di arte russa, era di origine ucraina. Un filo rosso che lega la pittrice e la guida, e si connette ai tristi racconti di guerra di questi giorni.

Asia Bezrukoca, a dx

Comuni le origini, comuni i paesaggi, comuni gli esilii e gli allontanamenti da casa, volontari o brutalmente imposti dalla guerra. Gli stessi campi di grano, gli stessi fatti bellici (la guerra oggi, la rivoluzione 100 anni fa), le stesse memorie e le stesse prospettive.

Il messaggio che viene lanciato e lasciato sugli astanti è uno e trasversale. Un messaggio di vicinanza, di sorellanza, di mescolanza dei popoli, fusi in un’unica onda e in un unico magma. Storico, culturale, umano.

Le magnifiche tele di Lucia Magnifico, dal nudo di donna al racconto di sé

Un messaggio che narra di un popolo che, diviso dalle bandiere e dai confini, è vicino nelle origini e, oggi, purtroppo vicino nel dolore. Fra chi subisce una guerra e chi non la comprende. Fra chi fugge le bombe e chi vede sfuggire la libertà di manifestare il suo dissenso a questa guerra assurda.  Pagandone tutti delle conseguenze.

Ma il messaggio che arriva è di speranza. Speranza che la forza di attraversare i momenti bui, come quella di donne come Lucia o Zinaida, o Asia divenuta arte, pittura, studio, conoscenza possa divenire la forza della Pace e della ritrovata sorellanza fra due popoli, interrotta solo dalla sete bellica di pochi uomini.

Benedetto Mandrone, 9 marzo 2022