StatoDonna, 6 marzo 2022. Debuttano martedì 8 marzo alle 22 i capi della casa di moda Archetipi di Chieti. La sala della discoteca Megà di Pescara sarà la passerella per presentare i 35 modelli della nuova collezione e soprattutto la filosofia che ha ispirato l’avventura di Daniela Consalvo, fondatrice della maison.
Daniela è nata a Foggia, si è diplomata all’istituto Notarangelo e ha studiato psicologia a Chieti. Dopo aver conseguito un master in comunicazione, è stata selezionatore di talenti per le aziende. La sua scoperta del mondo della moda passa da una scuola di Chieti dove lavorava come psicologa. “Nei corsi scuola- lavoro era previsto che, alla fine del quinto anno, alcuni ragazzi avessero dei contratti con l’azienda. Mi hanno chiesto di curare questa selezione in quanto, per i nuovi assunti, si ponevano dei problemi di continuità lavorativa. Ho seguito tutta la filiera, da consulente psicologica, nel modulare il rapporto con i lavoratori, e lì ho conosciuto i direttori creativi di Valentino, Chanel, Balenciaga, Armani, Celine e i loro uffici di produzione”. Ha lasciato quando ha deciso di creare il suo brand e oggi, all’interno del suo laboratorio, ha uno showroom sempre più attrattivo. Si chiama “Archetipi”, richiama all’essenzialità, “a quanto abbiamo già nel nostro Dna alla nascita e sulla base del quale riconosciamo la bellezza”.
Cita uno dei suoi modelli, Jung, perché la psicologia è la sua massima ispirazione. “C’è qualcosa di terapeutico in questo modo di vestire, le donne si sentono lusingate, capite, sono loro il centro, non l’abito. “La mia è una donna libera, che basta a sé stessa, i suoi abiti sono semplici ma definiti, la sua personalità è determinata ma non ha paura di mostrare gli aspetti più fragili. Per esempio- e dico una cosa forte- lei non si farebbe mai ammazzare da un uomo perché in lei non c’è tessuto in cui possano attecchire certe logiche. Non ama i lustrini e nemmeno le paillettes, i tessuti che usa sono solo italiani e naturali”. La scelta della discoteca Megà dove si appresta a sfilare è, in un certo senso, una “provocazione”, una donna vestita in modo essenziale in un ambiente particolare.
Con Foggia ha mantenuto i contatti perché ha la sua famiglia, si sente ancora con i suoi amici di classe. “Di foggiano mi è rimasta la determinazione nel farsi rispettare se ti mettono lo sgambetto, quella capacità di rialzarsi anche dopo, mi sono fatta strada in un mondo difficile come quello della moda”.
E poi confida: “C’è stato un momento nella mia vita in cui ero a terra a causa di un progetto andato male ma in cui credevo profondamente, in quel momento di blackout, una mattina, mia moglie mi venne a svegliare e mi disse: ‘Hai smarrito la tua visione ma non puoi tradire la donna che vuoi celebrare, non puoi tradire tutte le donne e non puoi tradire te. Quindi lascia che io pensi a tutto ciò che sta accadendo intorno a te e tu pensa a quello che devi fare per promuovere un pensiero. E così Archetipi ha mosso i suoi primi fiduciosi passi”.
Vive e lavora nella nuova sede di San Giovanni Teatino, esprime quella classe imprenditoriale femminile che rappresenta una fetta importante del tessuto di micro e medie imprese abruzzesi. “Un capo non serve a coprirsi, ma a raccontarsi. I miei abiti parlano di me e della mia vita – spiega Daniela Consalvo – ma il mio sogno è che possano raccontare la storia di tante donne simili, in sintonia, ma sempre e comunque uniche”.
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