Cinque anni di “Vivere su Marte” dell’artista indipendente Ciro Famiglietti
Stato Donna, 2 marzo 2022. S’intitola “Vivere su Marte”, il primo album di Ciro Famiglietti che ha compiuto cinque anni pochi giorni fa. Pubblicato il primo Marzo 2017, l’album affronta temi d’attualità come l’inutilità delle guerre, l’impatto dell’uomo sull’ambiente, storie d’amore malinconiche e anche un tributo a Kurt Cobain.
L’ex frontman dei “BeatSka”, originario di Manfredonia, raccoglie in dieci brani le riflessioni, le ricerche, cambiamenti di vita e di pensieri da ascoltare con cura per arrivare a coglierne tutte le sfumature.
Grazie per aver accettato l’intervista, volevo chiederti: da quanto tempo hai iniziato a fare musica e cosa ti ha portato ad avvicinarti a questo mondo?
“A 17 anni ho iniziato ad esibirmi in qualche tv locale e cantando a qualche cerimonia. Sono partito con delle cover e per quanto questo genere di musica fosse di mio gradimento, sono giunto alla conclusione che non era il modo giusto per sviluppare al meglio la mia vocazione. Scrivevo testi, li accompagnavo con la chitarra, creai le mie prime band ed era tutto così meraviglioso, tanto che decisi che nella mia vita questa passione sarebbe dovuta diventare un lavoro. Trasformare la propria passione in una professione è il sogno di molti!”
Ci sono stati degli artisti che hanno influenzato il tuo modo di fare musica?
“Certamente! Mi sono ispirato in primis ai 30 Seconds To Mars, poi i Muse, gli U2, Jamiroquai. Vasco Rossi e Celentano, per quanto riguarda gli artisti italiani”.
Cosa ti ha portato alla trasformazione artistica dalle cover ad essere un autore musicale?
“Le cover sono state un trampolino di lancio importante ma è con gli inediti che posso esprimere al meglio me stesso, dare dei messaggi e trasmettere emozioni più profonde. In più c’è la soddisfazione di ricevere i complimenti per un qualcosa che scrivi e componi, non solo che canti, questo per me è molto importante. Nel 2012 è cominciata la mia collaborazione con Alessandro Di Lascia (Premio Mia Martini Sanremo 2008) che mi ha permesso di crescere tanto. Nel 2016 ho firmato il mio primo EP con la Casa Discografica TRBrec. Nell’aprile del 2019 sono arrivato in finale all’undicesima edizione del Premio Umberto Giordano di Foggia con il brano “Dentro di te”.
Subito dopo, nell’agosto 2019 ho pubblicato sul mio canale YouTube il video inedito “Forse un giorno ti penserò” Ciro Famiglietti – Forse Un Giorno Ti Penserò – YouTube brano di Giovanni di Gregorio, musicista con cui collaboro da qualche anno, che attualmente ha più di 2,8 Milioni di visualizzazioni su YouTube e che è stato trasmesso sulla radio-visione Radio Manbassa.
Infine, a maggio 2021 ho avuto accesso alle finali a Roma del Contest Discografico E.D.M. presieduto dal Direttore della Sony Music Italy Roberto Rossi con il brano “Cosa Rimane”, vincendo il premio “Voce Radiofonica”. Quindi, in definitiva, potremmo dire che ciò che mi ha portato ad essere ciò che sono oggi è frutto di un processo lento, naturale e non è dipeso da una situazione in particolare”.
So che tu oltre ad essere un amante della musica sei animalista e ti sei anche impegnato nel sociale, in particolare nel Partito Animalista Italiano perché ami molto gli animali
“Si, adoro gli animali e l’ambiente, per questo ho cambiato radicalmente anche le mie abitudini alimentari, diventando vegetariano prima e vegano ora. Vorrei poter immaginare che in un futuro non troppo lontano, gli animali non siano più visti come merce e possano vivere liberamente nell’ambiente.
Mi ero candidato con il Partito Animalista Italiano, non di certo per intraprendere la carriera politica, ma per aiutare il Partito a raggiungere dei punti che ritenevo fondamentali sia per il nostro benessere che per quello degli animali.
Dove si può trovare il tuo album “Vivere su Marte” e di cosa parla?
“Vivere su Marte è un album arrabbiato ma anche riflessivo. Parla dell’assurdità dell’uomo nel fare le guerre e della paradossale idea di vivere su un altro pianeta, anziché concentrarsi più saggiamente nel poter salvare il nostro per poter vivere serenamente. Ma è anche un viaggio, infatti la prima traccia è intitolata “Exodus” ed il messaggio (che unisce anche il resto dei brani) è quello che non si può scappare dai problemi ma bisogna affrontarli con intelligenza e coscienziosità. E questo concetto lo si evince soprattutto nell’ultima traccia intitolata “Abandoned”.
L’album è disponibile su tutti i principali Store Digitali:
iTunes: http://apple.co/2mfw1Y1
Spotify: http://spoti.fi/2madX11
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Google Play: http://bit.ly/2ltfviM