Romance is a bonus book: le persone sono come i libri

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A volte l'unica cosa di cui si ha bisogno dopo una giornata soffocati dalle incombenze della vita,  dall'esacerbante mole di notizie su criminalità locale e geopolitica internazionale, si ha bisogno di guardare a qualcosa di leggero, divertente, che ci permetta di ricaricare le pile del pensiero critico impostando il risparmio energetico della razionalità per qualche ora

A volte l'unica cosa di cui si ha bisogno dopo una giornata soffocati dalle incombenze della vita,  dall'esacerbante mole di notizie su criminalità locale e geopolitica internazionale, si ha bisogno di guardare a qualcosa di leggero, divertente, che ci permetta di ricaricare le pile del pensiero critico impostando il risparmio energetico della razionalità per qualche ora

StatoDonna.it, 19 febbraio 2022. A volte l’unica cosa di cui si ha bisogno dopo una giornata soffocati dalle incombenze della vita,  dall’esacerbante mole di notizie su criminalità locale e geopolitica internazionale, si ha bisogno di guardare a qualcosa di leggero, divertente, che ci permetta di ricaricare le pile del pensiero critico impostando il risparmio energetico della razionalità per qualche ora.

Se c’è una serie, disponibile su Netflix, che mi ha permesso di attuare questo piano di riconciliazione con il mio animo romantico è sicuramente Romance is a bonus book di Lee Jeong-hyo. La serie è solo una dei tantissimi drama coreani che stanno colonizzando la home del colosso dello streaming statunitense e non è nemmeno annoverata tra le più famose; l’ho scelta a scatola chiusa perché le vicende si svolgono in mezzo a un mucchio di libri.

Brevemente la sinossi: la storia parla di Kang Dan-i, 37enne reduce di un divorzio, che vuole tornare a lavorare dopo anni di inattività. Nonostante il suo percorso accademico brillante la pubblicità e il marketing sono mondi che si aggiornano costantemente e non sembra ci sia spazio per una donna che ha messo in pausa la carriera per dedicarsi alla famiglia.

Ad aiutarla a trovare un posto nel mondo sarà Cha Eun-woo, giovane e bellissimo professore universitario di 32 anni, scrittore di best seller, caporedattore di una casa editrice e innamorato di Kang Dan-i da più di vent’anni.

La serie è ambientata principalmente tra gli uffici della casa editrice dove lavorano Eun-ho e Dan-i. Il rapporto tra i due si evolverà lentamente – molto lentamente, ma in modo coerente con gli standard della tv d’intrattenimento del Paese del “calmo mattino”- da un’amicizia decennale a un amore sereno, dolce, maturo, basato su un assioma essenziale in qualsiasi relazione: l’estrema importanza della fiducia reciproca.

Si potrebbero criticare il surplus di situazioni paradossali, l’evoluzione a volte fin troppo smielata, l’ingenuità della protagonista femminile fin troppo spiccata per una donna nei suoi late 30s, la fotografia laccata ed espedienti di regia a volte sopra le righe ma, come detto nell’introduzione, a volte un cucchiaino di zucchero è ciò di cui si ha bisogno.

Le persone sono come i libri. A volte iniziamo a leggerne uno e, per quanto sembri interessante la sinossi, finiamo per abbandonarlo su uno scaffale: ci manca il tempo per finirlo o non ci interessa veramente il tema.

Altre volte veniamo conquistati da una copertina con un’illustrazione elegante, ma i contenuti non rispettano le aspettative; può avvenire anche il contrario, ci innamoriamo di un libro che non avremmo mai considerato, godendoci ogni parola di una pagina ingiallita.

Possiamo divorare un libro, finirlo in pochi giorni, per poi dimenticarcene; possiamo apprezzare un romanzo al momento, per poi cambiare idea rileggendolo o, può essere il contrario.

O, come ci fa notare Dan-i parlando del nuovo sentimento verso quello che considerava poco più che un fratello minore, possiamo aver letto un libro tante volte ma non conoscerlo mai a fondo, riprenderlo in mano in un momento diverso della vita e sottolineare frasi a cui in precedenza non avevamo dato importanza.  (nota stampa).