Stato Donna, 6 febbario 2022. Ascolti record, mai così bene dal 1995, con una media fra il 55 e il 60%. Teatro Ariston pieno come nell’era pre pandemia, con l’aggiunta delle mascherine. A trionfare sul palco del Teatro Ariston, i più attesi Mahmood & Blanco. Genio e sregolatezza. Sul podio Elisa, seconda, e Gianni Morandi.Qualità.
Amadeus, mattatore della porta accanto. Sempre umano, disponibile, si presta ad ogni gag e subisce pure il Fanta Sanremo senza battere colpo. Padrone di casa. I comici, hanno forse diviso più di tutti sui giudizi. Concordi nel riconoscere la solita verve di Fiorello, che in maniera soft sfotte i no vax ma molla Ama da solo dopo la prima serata. Su Zalone, i commenti si dividono, chi vede un successo trionfale, chi una figura poco edificante. De gustibus.
Ornella Muti, presenza scenica fatta di classe ed eleganza, ma scarso apporto empatico, emotivo… Ornella Muta. Lorena Cesarini, toccante il brano sul razzismo…ma trattare certe tematiche con la logica del clichè “obbligato” rischia di farlo arrivare poco dove dovrebbe arrivare, nei cuori e nelle menti di chi non ci vede ancora, purtroppo, un grave problema sociale. Non arrivata a destinazione.
Drusilla Foer, mattatrice della terza serata, colpisce anche chi non l’aveva mai vista in scena con simpatia, gag, risposte a tono a chiunque. Rivelazione. Maria Chiara Giannetta, una piacevolissima conferma dopo “Blanca”. Pacata, dolce, diretta e scherzosa. Magari siamo un po’ di parte visto che è, anche, foggiana. Ma il dialogo con le persone ipovedenti non è passato indifferente. Bella de casa.
Sabrina Ferilli, la naturalezza in scena. Sempre sorridente, tagliente, diretta. La Sabrina nazionale porta il meglio che abbia. Sè stessa. Orgoglio italico. Fra le ospitate, si segnalano Laura Pausini, Jovanotti, Mengoni, Mannoia, Saviano (monologo su Rita Atria, giovanissima collaboratrice di Giustizia suicidatasi dopo l’omicidio di Paolo Borsellino), Martina Pigliapoco (carabiniere eroina che convinse una donna a desistere dal suicidio), ma sopratutto Cremonini, molto apprezzato dai fan, e i Måneskin. Mattatori ormai mondiali, tornano sul palco che li ha consacrati, emozionano con “Coraline” e lasciano la scena con Damiano in lacrime. Ammucchiata di qualità.
fotogallery ANSA
Capitolo canzoni: Mahmood e Blanco hanno segnato il passo già dalla prima esibizione, confermando le attese. Benissimo anche Elisa e Morandi(trionfante nella serata cover con l’amico Jovanotti), fra i big. Sottotono Ranieri, Giusy Ferreri e Achille Lauro (ottima scena, ma canzone troppo piatta per i suoi standard). Lasciano il segno La rappresentante di Lista, Ditonellapiaga e Donatella Rettore e Irama. Per musicalità, ritmo, senso profondo, rispettivamente. Come la Standa, trovi tutto ciò che vuoi.
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