Stato Donna, 1 febbraio 2022. – In un periodo buio della vita, riscoprire il potere catartico della scrittura e, così, cominciare a raccontare, raccontarsi, in un libro.
Il libro parla della storia di Beatrice e ripercorre le pagine della vita della protagonista partendo dalla sua infanzia. Un romanzo autobiografico, questo, dove l’autrice, nel raccontare dei momenti più felici e più tristi della protagonista, tiene a lanciare un messaggio che è un grido di speranza rivolto soprattutto ai giovani: mai arrendersi, credere nella vita e nella sua capacità di stupire sempre, avere fiducia nelle piccole cose semplici che riscaldano e riempiono il cuore. E, sguardo pulito e tenacia instancabile, andare sempre avanti.
I dettagli nella seguente intervista.
“In un momento in cui avevo bisogno di ritrovare me stessa. E la scrittura, devo dire, mi ha salvata. Perché nel raccontare l’esperienza di vita della protagonista, Beatrice, ho finito col ritrovare me stessa, ho finalmente messo a fuoco chi sono e poi ho desiderato condividere questa mia nuova consapevolezza con gli altri”.
“Quella in cui racconto dell’infanzia della protagonista. Io credo che l’infanzia sia l’età d’oro di ognuno di noi, quella in cui si pongono le fondamenta della persona che saremo da grandi.
L’infanzia è la parte della vita in cui andare, dunque, a recuperare i segni di noi stessi, quando ci sentiamo perduti, e vorremmo capire chi siamo realmente. E se, durante l’infanzia, siamo stati felici, andare a ripescare quella felicità, può dare conforto nel presente, può restituire equilibrio interiore, e la spinta a credere che si può essere felici ancora, anche nel proprio avvenire”.
“Beatrice affronterà varie difficoltà nella sua vita, crescendo. Soffrirà per la separazione dei suoi genitori, che inizialmente non riuscirà a capire e neanche ad accettare. Ma poi ritroverà la sua strada.
E, per questo, mi piace sottolineare che il mio libro è una spinta, per i tanti giovani che vivono momenti bui, ad essere forti, a credere in se stessi e nelle cose belle della vita, che ritornano sempre, per tutti”.
“Io spero quanto prima. Ho ricevuto proposte di pubblicazione da varie case editrici che sto valutando. Soprattutto, però, non escludo la possibilità di realizzare una autopubblicazione: credo sarebbe una buona soluzione per cominciare. E mi piace l’idea di poter curare personalmente anche l’aspetto dell’editing del mio libro. Oggi il self-publishing è piuttosto praticato”.
E allora forza Alessia. Sguardo chiaro e deciso puntato in avanti.
…La vita riserva sempre meravigliose sorprese a chi coltiva le proprie piccole o grandi speranze.
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Grazie per l'informazione.