Sono le donne a guidare l’azione contro il “climate change”

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Miranda Kerr nel 2011, durante una sessione di autografi per il lancio del suo libro Treasure Yourself.

Miranda Kerr nel 2011, durante una sessione di autografi per il lancio del suo libro Treasure Yourself.

Si sa, in natura le società più organizzate, più efficaci e più resilienti ai cambiamenti sono quelle matriarcali. E come accade per le api, le formiche e gli elefanti —che nell’esemplare femmina identificano la guida e la speranza per le generazioni successive— così è anche nell’ambito del genere umano.

CougarItalia.com, il portale che promuove incontri tra donne in carriera ed uomini più giovani, ha condotto un sondaggio sulla tendenza «green» delle donne«Nelle donne in carriera sempre più spesso prevalgono scelte orientate alla preservazione dell’ambiente, allo sviluppo sostenibile ed al futuro» sintetizza Alex Fantini, fondatore del portale che ha anche stilato una Top-5 dei modelli della “green revolution”.

I modelli di riferimento? Spaziano da Miranda Kerr (38 anni) —ambasciatrice di “Earth Hour” (movimento che ha coinvolto 2 miliardi di persone a livello planetario)— a Cate Blanchett (52 anni), in prima linea per l’installazione di pannelli solari nelle zone rurali dell’Africa, nonché ambasciatrice dell’Australian Conservation Foundation, contro l’inquinamento e contro il pericolo di estinzione di ogni essere vivente.

Poi c’è anche Jessica Alba (40 anni), che con il progetto “Honest Beauty” ha creato una linea di make-up particolarmente attenta all’impatto sull’ambiente. «Ho voluto creare un brand in cui poter concentrare i valori base della mia vita: onestà, sostenibilità, trasparenza e pulizia» sottolinea l’attrice.

E poi ancora Natalie Portman (40) —la bellissima attrice israeliana da sempre paladina dei diritti degli animali e della sostenibilità ambientale— e Charlize Theron (46), fervente attivista dei i diritti umani ed in particolare dei diritti delle donne che chiude la Top-5 di CougarItalia.com.

comunicato stampa