Angela Vocale dona al Mat il ritratto di Andrea Pazienza

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Angela Vocale

Stato Donna, 2 gennaio 2022. Un viaggio cominciato dall’Accademia di Belle Arti di Foggia e approdato a Barcellona per approfondire gli studi sull’arte visiva e sul design. È quello dell’artista Angela Vocale, nata a S. Severo, che ha donato a Mat, il Museo dell’Alto Tavoliere, una sua opera, il ritratto di Andrea Pazienza.

“Quando lo ritrae da una foto come se lo avesse davanti in carne e ossa, mostra una profonda dedizione verso il poliedrico artista, concentrandosi sull’essenza e veridicità del soggetto”. Il commento è si Serenella Russo, che attraverso dei focus sui social sta descrivendo l’opera dell’artista  a puntate.

La sua è una “poetica dell’elevazione”, anypsosi, in greco. “La parola fa riferimento all’umanità che subisce una metamorfosi, nobilita l’anima e la proietta verso nuovi orizzonti. Una metamorfosi che si traduce nel cambiamento che spinge l’umanità a lottare contro sé stessa e a porsi delle domande sulla propria esistenza. Vuole attuare un processo di nobilitazione degli animi degli spettatori che osservano le sue opere, innescando quasi un “inganno buono”.

Un processo di ingentilimento, di nutrimento, guidato da un gesto di generosità estrema. Ed è in questa fase che la mente si illumina e si alza e si fonde in un tornado di abbracci con la natura”.

In generale, l’artista che ha omaggiato il Museo, si è interessata alla realizzazione di figure ben note ma raffigurate nella loro essenza carnale e umana, “attuando una sintesi tra il realismo tragico, violento e divino di Caravaggio e quello malinconico di Hopper per traslarli, entrambi, nella rappresentazione della quotidianità della vita”. Non solo slancio e nuovi orizzonti ma anche quotidianità “che si veste di storie e di magia, comprensibile e accettabile da qualsiasi spettatore. Ed è proprio in questo attimo, in questa presa di consapevolezza, che si attua e si conclude il processo innescato dall’artista stessa”.

In un articolo per il “The guide Artists Magazine” scrive che è sempre stata innamorata del realismo e di come le strutture si uniscano insieme al ritmo delle linee. “Per lei disegnare è come creare una coreografia di linee colorate che danzano seguendo una determinata polifonia” come nei suoi ritratti a matita.

“Abbiamo in mente un percorso di valorizzazione degli artisti del territorio avendoli anche qui di persona a rotazione”, dice Elena Antonacci, direttrice del Mat.

Elena Antonacci

Attualmente Angela Vocale vive e lavora a Barcellona, ​​come Docente di Disegno presso Blanch Art School. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Foggia dove ha ottenuto il diploma in pittura di I e II livello con la tesi “Il viaggio in arte, pensiero errante e anima nomade dell ‘artista” (2009)  e “Il Sublime, luoghi orridi ed ameni nell’arte contemporanea”, 2011. Nei cinque anni accademici sperimenta l’uso di un linguaggio artistico tra la contemporaneità e un classico realismo, ricerca tutt’ora in corso. A seguire vi sono diverse partecipazioni a concorsi e mostre collettive, a partire dal 2009.

Per approfondire gli studi sull’arte visiva e sul design ha conseguito a luglio 2015 un master professionale in design sostenibile, presso Ied, l’Istituto europeo del design di Barcellona. Durante questo periodo inizia una collaborazione con Bebookness Barcelona ​​come illustratrice editoriale ma sente il forte bisogno di ritornare alla sua Arte, quella di bottega, e ad approfondire gli sudi di anatomia e i modelli dal vero.

Così frequenta il Barcellona Atelier of Realist Art dove ritrova il suo mondo, le sculture in marmo, i cavalletti, l ‘odore dei colori e carboncini. Entra a far parte del corpo docenti del Barcelona Atelier of Realist Art lavorando fino al 2020.