StatoDonna.it, 30 dicembre 2021. “Cari amici, chi ha amato ‘Un Sacco Bello‘ non potrà non esser triste per la scomparsa di Renato Scarpa per un improvviso malore. Aveva anche lavorato con Massimo Troisi in ‘Ricomincio da tre’, e con tanti altri registi. Affettuoso, dotato di gran talento, aveva il dono della ‘misura’, cosa che non tutti gli attori hanno. In questa scena tentavo di convincerlo a partire per Cracovia con le calze di seta e le penne a biro“.
Così il regista e attore romano Carlo Verdone ricorda Renato Scarpa, “Sergio” nel film Un Sacco Bello.
“Fantastico compagno di lavoro lo ringrazio ancora per esser venuto il giorno dell’inaugurazione di una targa al Palo della morte in Via Giovanni Conti (zona Val Melaina) a Roma, targa che celebrava quel film. Fummo molto orgogliosi perché non ci aspettavamo il grande bagno di folla che ci fu. Ringrazio ancora questo caro amico che mi ha aiutato nella mia opera prima con garbo, affetto e talento”.
“Persone così umili e gentili nel loro grande talento non ci sono più. Resterà sempre nei miei più bei ricordi. E credo anche, se avete amato quella pellicola, nella vostra memoria. Carlo Verdone”.
PROFILO RENATO SCARPA (WIKIPEDIA)
Renato Scarpa (Milano, 14 settembre 1939 – Roma, 30 dicembre 2021) è stato un attore italiano.
Esordisce sul grande schermo alla fine degli anni sessanta, imponendosi come caratterista di ottimo livello. Attore prediletto di De Crescenzo, Nichetti, Troisi e altri, oltre a vantare una lunga filmografia ha lavorato in numerose serie televisive. È il severo padre Corazza nel grottesco Nel nome del padre (1972) di Marco Bellocchio, l’inflessibile padre domenicano Alberto Tragagliolo nel Giordano Bruno di Giuliano Montaldo (1973), il misterioso professor Verdegast nell’inquietante Suspiria (1977) di Dario Argento, l’ipocondriaco Sergio in Un sacco bello (1980), il complessato Robertino in Ricomincio da tre (1981) di Massimo Troisi ed il direttore dell’ufficio postale superiore e amico del protagonista ne Il postino di Michael Radford; il prete alle prese ovest di Paperino (1982) di Alessandro Benvenuti, il dottor Cazzaniga in Così parlò Bellavista (1984) e in Il mistero di Bellavista (1985), entrambi di Luciano De Crescenzo.
Interpreta inoltre il padre apprensivo del protagonista nel divertente Stefano Quantestorie (1993) di Maurizio Nichetti, il compito preside nel drammatico La stanza del figlio (2001) di Nanni Moretti, il bancario con problemi gastroenterologici nella commedia culinaria partenopea Ribelli per caso (2001) di Vincenzo Terracciano, e il cardinal decano Gregori nel film Habemus Papam di Nanni Moretti (2011). Dagli anni ottanta alterna con successo gli impegni cinematografici a quelli televisivi. Nel 2012 gli viene assegnato dal comune di Orta di Atella il premio Fabulae Atellanae per il cinema.
È morto per un malore improvviso il 30 dicembre 2021 nella sua casa di Roma, nel quartiere Monteverde, ad 82 anni.
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