Stato Donna, 26 dicembre 2021. Grande successo per la prima serata di Natale di Rai1 dedicata a Napoli cui seguirà la scoperta di altre città italiane. Alberto Angela in “Stanotte a Napoli” ha esaltato la città e la sua storia insieme a personaggi famosi, attori, cantanti. Sui social anche le pagine più radicali hanno approvato lo speciale.
Il conduttore ha percorso non solo la Napoli più conosciuta ma anche quella meno nota, dalle catacombe paleocristiane ai sotterranei borbonici che furono cave e cisterne, usate come rifugio durante la seconda guerra mondiale e capaci di contenere fino a 10mila persone. In questi luoghi antichi e misteriosi nacque la storia del “monaciello” di cui si parla già, per esempio, nel film degli anni ’80 “‘O Re”, interpretato da Giancarlo Giannini e la cui credenza ritorna a farsi viva in “È stata la mano di Dio” di Sorrentino. Percorrendo questi ampi corridoi borbonici, Angela mostra alcuni mezzi sequestrati negli anni ’60 che sono rimasti intatti, non riscattati da nessuno, impolverati e arrugginiti, con gli adesivi del tempo del boom economico attaccati sulle vespe e le frecce “a bandierina” ancora di lato alle macchine. Giancarlo Giannini, nel ruolo di Carlo di Borbone, questa volta, nella puntata racconta la sua corte, il teatro, la residenza di Capodimonte con le ceramiche che non hanno eguali, se non “copie” spagnole.
Le note di “Munasterio e Santa Chiara”, cantata da Massimo Ranieri, che non sa bene se l’io del testo è un emigrato o un fuggitivo dopo la seconda guerra mondiale, hanno un’eco immediata dentro quelle maioliche colorate, distrutte e ricostruite dai bombardamenti. Non è pizza e mandolino, insomma, la città sul Vesuvio, lo ricorda Ranieri e lo ribadisce Angela attraverso un programma attento e rispettoso delle idientità. Non si è risparmiato nella descrizione dei dettagli, compreso il numero delle gemme che ornano la mitra di S. Gennaro e i doni fatti al santo da tutti i re, Savoia compresi.
C’è tanta Napoli cristiana e del ‘700 dei presepi nel suo programma e un’interpretazione del Cristo velato che travalica la fede nell’inno alla bellezza. Si raccontano i restauri e i recuperi fatti dalle associazioni che hanno ridato vita a luoghi abbandonati come la chiesetta di Santa Lucella, con il suo culto dei defunti e gli occhi da proteggere per i lavoratori del minerale che poteva colpirli con una scheggia.
“Carissimi, la sera di Natale è sicuramente tra le più magiche e speciali che ci siano. È per questo che mi fa estremamente piacere potervi accompagnare questa sera alla scoperta di Napoli, una città che ha fatto proprio della magia che riesce a trasmettere a chi la visita uno dei suoi tratti distintivi. Sulla scia delle serate-evento dedicate negli anni scorsi al Museo Egizio, a Firenze, a Venezia, al Vaticano e a Pompei, con la serie Stanotte a…, stasera vi porto a Napoli, in un viaggio all’insegna della scoperta e della bellezza”. Lo ha scritto Alberto Angela in presentazione dello speciale.
“Nel silenzio della sera ci muoveremo nei vicoli della città alla scoperta dei luoghi incantati di Napoli. Castel dell’Ovo, Piazza del Plebiscito, il Palazzo Reale, il Teatro San Carlo, la Certosa di San Martino… E poi San Gennaro e il suo tesoro, il Cristo Velato, il monastero di Santa Chiara, i presepi di via San Gregorio Armeno. Bastano soltanto i nomi di questi siti ad accendere la fantasia.
Potremo osservarli con calma, lontani dal flusso turistico, e avremo modo di vederli come se fosse la prima volta. Ho sempre avuto un rapporto profondo con la città di Napoli, fin da quando, da ragazzino, frequentavo come volontario l’Acquario (la Stazione Zoologica Antonio Dohrn), con l’intenzione di diventare oceanografo. Negli anni sono spesso tornato per ragioni di lavoro, ma, lo confesso, anche per respirare, da turista, l’aria che solo in questa città è possibile respirare”.
Quante altre città nel mondo sono in grado di raccontarti tre millenni di storia così come Napoli? Una città dalla profonda anima greca che ha visto le dominazioni di tantissimi popoli nel corso dei millenni e che, a differenza di come accade solitamente, non ha solo trattenuto qualcosa di ognuno di essi, ma è riuscita a cambiare l’invasore di turno, lo ha incantato con la propria anima”.
“Il mito di Maradona, adorato come un eroe greco dagli abitanti della città (e non solo), sarà fatto rivivere da Salvatore Bagni, suo compagno di squadra. Serena Autieri rievocherà l’atmosfera del Cafè Chantant nel Salone Margherita, uno dei luoghi più suggestivi di Napoli. Con questa puntata di Stanotte a… abbiamo provato ad illuminare Napoli con la luce che merita, anche grazie alla magia che questa serata speciale è in grado di trasmettere. Spesso, infatti, le cronache tendono a concentrarsi sulle sue ombre, che non intendiamo ignorare, che vanno individuate e combattute. Ma Napoli non è solo questo. Napoli è soprattutto luce. Ed è proprio questa luce che vogliamo che stasera risplenda, esattamente come abbiamo fatto per le altre città. Il risultato, lo vedrete, è un’immagine di Napoli più luminosa e viva di quanto si creda”.
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