StatoDonna.it, 19 dicembre 2021. L’idea è scrivere un libro. Nel frattempo, riflettevo con un amico dai tempi del Liceo. Una vita intensa, migliaia di esperienze, abbiamo convenuto su questo: ci sono dei limiti oggettivi nella vita di ogni essere umano. Innanzitutto fisici. Strutturalmente, l’età modifica il corpo, la velocità, la resistenza, i tempi di recupero. Riflessioni scontate. Ovvie.
Interpretazione differente per i limiti esperienziali, per la crescita personale. La “grande bellezza” di questa vita è che, di base, abbiamo la possibilità di vivere più esperienze, provare emozioni, decidere come agire. Cosa scegliere. Come vivere. Conosciamo la scelta da compiere. Spesso decidiamo in modo opposto, per timore.
Possiamo vivere attraverso delle etichette, luoghi comuni: la ricerca del piacere, l’arricchimento, il prostrarsi a una casta, il potere. L’allinearsi a una zona grigia di inespressività, “l’auto- soddisfacimento di standard sociali”, quali la ricchezza, la casa, il lavoro, gli auguri stereotipati, le convenzioni secolari. “Stucchevolmente allineati“. Me lo disse un Generale, Comandante di un Comando Compagnia a Foggia, anni fa.
Ora, per terminare questa riflessione e non tediare. Possiamo anche vivere sospinti dalla passione.
La passione consente il raggiungimento di un obiettivo, se dipende da noi. Il superamento di un limite, la possibilità di farlo. Ma la passione è anche fonte di “sciocchezze“. Di base, sappiamo che non è possibile raggiungere quello che vogliamo. Esattamente come lo vogliamo. Lo sappiamo dal primo momento, ma osiamo lo stesso. Con le conseguenze che possono arrivare. Ma lo sappiamo.
Ognuno sceglie di vivere come vuole. Un libero arbitrio collettivo. Soggettivo. Ma nessuno può evitare di entusiasmarci per un’emozione. Una pizza cotta bene, che si squaglia in bocca. Un amaro indimenticabile. Un distillato dalla Slovenia. Il pigiama con l’unicorno donato alla bimba che si ama. Un albero di melograno rifiorito. Un pianto per l’attrice che ha perso la madre. Un abbraccio a un’amica. Un bacio improvviso. Una corsa che ti provoca estasi e dolore. Un’idea, la tua, capace di renderti libero, benestante, e felice.
Si può vivere “stucchevolmente allineati” ed essere felici. Si può vivere attraverso un’emozione e con passioni “fonti di sciocchezze“. Ed essere altrettanto liberi e felici.
A cura di Giuseppe de Filippo, g.defilippo@statoquotidiano.it