“Forza venite gente” compie 40 anni e Francesco è cresciuto a Cerignola

StatoDonna, 17 dicembre 2021. È partito il 2 dicembre dall’Auditorium della Conciliazione a Roma il tour del 40° anniversario di “Forza, venite gente”, il musical incentrato sulla vita di San Francesco d’Assisi scritto da Renato Biagioli, Mario e Piero Castellacci con le musiche di Michele Paulicelli.

Con la presenza di 5000 spettatori in quattro giorni, a distanza di quarant’anni dal debutto in assoluto il 9 ottobre 1981 al Teatro Unione di Viterbo, il musical più visto di tutti i tempi è tornato sulle scene con la regia di Ariele Vincenti e un cast rinnovato: Mauro Mandolini (Bernardone), Stefano Dilauro (Frate Francesco), Giulia Gallone (La Cenciosa), Giulia Cecchini (Chiara), Simone Cravero (Lupo), Massimiliano Elia (Diavolo), Benedetta Iardella (Sorella Povertà). Ad accompagnare la storia di Francesco un corpo di ballo di 12 elementi (Michele Balzano, Giovanni Boschini, Luca Capomaggi, Gioia Chiarini, Virginia Comazzetto, Christian Corsi, Andrea Gioia, Federica Milani, Greta Rodorigo, Martina Salvucci, Ciali Sposato, Veronica Zanin).

Immagine in allegato al testo - Lo spettacolo
Immagine in allegato al testo – Lo spettacolo

L’interprete di Frate Francesco è figlio della nostra terra di Puglia, Stefano Dilauro, classe 1992, nato a Canosa di Puglia (BT) e cresciuto a Cerignola (FG), dove si diploma al liceo scientifico “A. Einstein”. Dopo le prime esperienze teatrali nella città ofantina e un diploma di recitazione conseguito a Roma, si divide tra cinema, tv e recitazione. Tra i suoi ultimi lavori in teatro ricordiamo le cover di Don Silvestro e Toto in “Aggiungi un posto a tavola”.

 È il primo ruolo da protagonista in un musical. Come ti sei preparato per entrare nei panni di frate Francesco?

Ognuno di noi ha la possibilità di scolpire la società nel migliore modo possibile e questa cosa si può fare in qualunque mestiere, nel mio e anche negli altri. Ognuno, con le proprie azioni e nel proprio piccolo, scolpisce la società. Io mi sono sempre chiesto come potevo fare questo con il mio mestiere. È un anno che ci penso e poi è arrivato due mesi faquesto spettacolo a farmi cavalcare questi principi bellissimi, che sono quelli di frate Francesco, cioè dei principi che si basano sulla semplicità. Mi sono affiancato a frate Felice, il quale attraverso gli affreschi di Giotto mi ha fatto vedere la vita di san Francesco. E credo che gli affreschi siano il film più bello che si possa vedere di san Francesco perché è quello più vicino alla realtà. San Francesco era un uomo tutto d’un pezzo, che aveva una sola faccia, che se doveva litigare, litigava e non era l’uomo dal fiore in bocca che molto spesso vediamo nei film. E questa parte del mio studio mi è piaciuta molto.

 In una delle stories instagram prima del debutto, eravate in quel d’Assisi. Come mai questa scelta?

Andare ad Assisi per me è stato necessario, sia per vedere queste storie sia per questi affreschi meravigliosi, che erano stati fatti per gli analfabeti, per il popolo, che poteva  interpretare quella che è stata la storia di questo grande santo e grande uomo. Stare lì e calpestare i posti dove lui è nato e cresciuto, per un attore è fondamentale per studiare una persona che è già vissuta. Siamo andati tutti ad Assisi perché il cast è riuscito  a studiare meglio la propria parte, grazie a questo viaggio fatto ad Assisi, dove abbiamo studiato non solo san Francesco, ma anche santa Chiara.

Come è stato tornare in teatro dopo la chiusura dovuta all’emergenza sanitaria?

Tornare in teatro dopo l’emergenza sanitaria è stato bellissimo. Sono stato molto fortunato a fare uno spettacolo al teatro Vittoria sulle donne del Rinascimento e quando è arrivata la capienza al 100% ho cominciato a fare questo spettacolo meraviglioso che è “Forza, venite gente”. Mi ritengo molto fortunato ad aver lavorato con tutti questi professionisti, come Ariele Vincenti,il regista; Dalila Frassanito, la coreografa; Massimiliano Franco, produttore; Fabrizio Barbacci e Guglielmo Ridolfo Gagliano per la direzione musicale e gli arraggiamenti, Alessandro Chiti per le scene e Daniele Gelsi per i costumi; il maestro Michele Paulicelli, che mi ha dato sempre grande supporto e dei consigli per fare al meglio questo san Francesco. (Prossimi appuntamenti Roma 26 dicembre pomeridiana, Torino dal 4 al 9 gennaio 2022, Napoli il 15 gennaio 2022, Bari il 29 e 30 gennaio 2022 al Teatro Team, Firenze il 6 febbraio 2022, ndr)

Nicola D’Andrea, 17 dicembre 2021

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