“Fate attenzione ai sogni, possono avverarsi”

StatoDonna.it, 10 dicembre 2021. L’augurio è quello che fa Bakary Diaby, con il suo volto scuro nella luna bianca che tutto guarda. Io ci credo ai sogni (nel cassetto), e credo anche ai sogni dei bambini e degli adulti che li accompagnano al teatro “Lucio Dalla” di Manfredonia. Si è rinnovato un rito, quello della stagione per i più giovani “Favolosamente vera”, per un teatro a misura di bambino, misura che calza benissimo anche per me adulta con sogni da realizzare.

E’ ricominciata con “Nel bosco addormentato”, della Compagnia Bottega degli Apocrifi.
Del bosco si ascoltano i rumori da fiaba, la scenografia invece moderna e metallica, la conosco da anni e mi stupisce ogni volta per la sua ciclica prepotenza. Miriam Fieno, volto conosciuto per altri ruoli importanti nelle produzioni di Bottega degli apocrifi, apre il sipario volteggiando su di un’altalena con il suo sorriso aperto e un vestito svolazzante che già sa di leggiadria. L’ho visto almeno tre volte lo spettacolo e oggi non per noia, né per solidarietà, ma per scelta, in compagnia di mia figlia ormai quindicenne (non proprio una bambina), decidiamo di rivedere uno spettacolo per schiarirci la memoria, quella di credere nei sogni. Abbiamo lo spirito giusto e sarà per questo che non ci sfiora minimamente il pensiero “uff di nuovo lo stesso spettacolo, sarà il solito che abbiamo già visto”, ma ci specchiamo in un “mi piacerebbe rivedere di nuovo quello spettacolo che tanto mi era piaciuto, aspetta non rammento il motivo, sono certa mi piacerà ancora”.

Come quando rivedendo un vecchio film di Totò, non sei stanco di domandarti come mai ti faccia sempre ridere di gusto nelle solite scene. Non è retorica, nemmeno è pegno di amicizia e stima nei confronti degli amici di Bottega degli Apocrifi. Ieri sera a teatro, nel primo giorno festivo del mese, l’8 dicembre, quello in cui si addobba l’albero di Natale, io c’ero e c’era chi come me aveva voglia di credere ancora nel sogno di ricominciare a vivere tra la gente nei teatri e diffondere cultura. C’era anche una Regina che sognava di avere una bimba e viene accontentata dalla “fata Bianca”, la quale però non viene invitata alla festa perché la “fata Brutta” e smemorata dimentica di invitarla. La ventata di aria fresca arriva anche nel rinnovo di alcuni degli attori storici di questo spettacolo.

New entry sono Bakary Diaby, nel nuovo volto della Luna, Raffaella Giancipoli nel ruolo della potente Fata Bianca e Matteo Miucci che con un fisico del tutto diverso rispetto al vecchio e simpatico Vincenzo Scarpiello ne sostituisce degnamente le vesti aderenti. Miriam Fieno continua nei ruoli di principessa e fata Brutta e smemorata. Fabio Trimigno invece, oltre che compositore musicale dello spettacolo, diventa per noi l’anima del palco e senza dire nemmeno una parola, con la sua grazia interpreta la “fata Muta”, attraverso la mimica facciale e i gesti aggraziati della fata che vien fuori dal suo corpo ci fa sorridere e comprendere come un personaggio, sul palco, può vivere anche senza parole, può parlare senza voce, può arrivare anche solo con l’energia della passione.

Non è questo l’articolo ufficiale nel quale citerò i premi ricevuti dallo spettacolo in passato, mi auguro invece che ne ricevano ancora visto che ricominceranno la tournée italiana. Il trio drammaturgo Stefania Marrone, regista Cosimo Severo e attore, musicista Fabio Trimigno ieri sera ha colpito ancora e speriamo farà strage di cuori in giro per i teatri italiani nei cuori di piccoli e grandi sognatori.

Spettacolo in replica anche il 9 dicembre alle ore 21.00.

A cura di Sefora Papagna, Manfredonia

 

 

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